Primi salitori: Emilio Comici, Riccardo Cassin, Mario dell’Oro "Boga", Mary Varale, M. Spreafico "Umett", 28 maggio 1933.
Proseguire nel Vallone dei Camosci, inizialmente su sterrata poi su sentiero (segnavia triangolari gialli) rimanendo sul lato sinistro (viso a monte) del vallone per giungere in breve alla base di un ampio canale che scende a sinistra dalla vetta del Campelli dove parte il sentiero attrezzato Mario Minozio (ferrata).
Proseguire oltre con qualche saliscendi verso il centro della parete, attraversare un canalino detritico e risalire per rocce ed erba in direzione dei due ampi camini paralleli che caratterizzano la parete. L’ attacco della via Comici o “Fessura Comici” è situato dieci metri a sinistra del secondo dei due camini ed è segnalato da un grosso chiodo con anello cementato arancione. (2h30 da Barzio, 1h00 dalla stazione superiore della funivia dei Piani di Bobbio).
L1 – IV, IV+, 25m
Rimontare il grosso masso con un passo in leggero strapiombo e traversare a destra una paretina ben appigliata; immettersi nella fessura e seguirla. poco prima della sosta uscire lungo una placchetta a sinistra a lato della fessura e raggiungere la sosta.
L2 – IV, 15m
seguire la fessura, poi per rampette fino alla sosta su comodo terrazzo detritico.
L3 – III, IV, 30m
Prima per facile camino poi per breve diedro.
L4 – IV, 25m
Verso sinistra per placca verticale e muretti fino a sostare sulla grande cengia alla base del torrione dell’ultima lunghezza.
L5 – IV, 25m (tracciato originale)
Aggirare lo spigolo e proseguire per camino appigliato fino alla cresta di vetta.
L5 – 6a, 30m (variante Mozzanica)
Salire dritti per placca verticale fino alla cresta di vetta.
DISCESA:
Dalla croce di vetta dello Zuccone Campelli imboccare il sentiero che riporta alla ferrata, proseguire oltre scendendo ad un intaglio attrezzato con catene, guadagnare facilmente la cresta erbosa e percorrerla in direzione sud superando prima il ripido canale S.E.M. per giungere in breve alla bocchetta dei Camosci, scendere a destra nel ripido canale dei Camosci fino ad un caratteristico gendarme roccioso da aggirare sulla sinistra. Il canalone termina con un’ampia morena che riporta sul fondo del vallone dei Camosci, imboccato un sentiero erboso si giunge in breve alla sterrata e quindi al rifugio Lecco (1h00).
E’ possibile anche calarsi in doppia ma è vivamente sconsigliato qualora ci fossero altre cordate impegnate nella salita a causa di possibili cadute di sassi dalle cengette detritiche.
- Cartografia:
- Kompass n° 105 - Lecco Valle Brembana
- Bibliografia:
- Il gruppo dei Campelli - Buzzoni Pietro - Ed. Comunità Montana Valsassina/ Mozzanica I., Zuccone Campelli: le trenta vie più belle, 1986