
Tre tiri di corda per uno sviluppo totale di circa 125m non fanno mancare tutti gli ingredienti del misto. Primo tiro su neve (70°) per scaldarsi. Secondo tiro in una goulottina che alterna tratti di ghiaccio a salti di misto (M5 max). Terzo tiro total dry (D5) in un faticosissimo camino con bella uscita su cornici di neve.
Primo e terzo tiro si proteggono bene con friend micro, dadi medio/piccoli ed eccentrici medi. Il secondo tiro presenta roccia meno buona; abbiamo lasciato due spit dove non era possibile usare protezioni veloci.
Prima sosta attrezzata con due spit, seconda sosta su fittoni della via Giovani Marmotte, terza sosta sui fittoni della cima della torre.
L1: Risalire il pendio puntando alla biforcazione di destra del canalino/goulotte che risale in direzione dell’intaglio tra la seconda e terza torre dell’Ongania. Sostare alla base della Goulotte sulla placca a sinistra, due fix da unire (50m, neve 65°).
L2: Risalire la goulotte che alterna passaggi su ghiaccio a saltini di misto, fino ad un ultimo salto difficile che si supera grazie ad una cornice di ghiaccio. Qui si prosegue su neve fino ad una grossa cornice verticale che, una volta superata, immette sulla grande cengia all’altezza dell’intaglio tra le due torri. La sosta di Giovani Marmotte si trova all’estrema destra della cengia, due fittoni da unire. Cosnigliato rinviare su friend usciti dalla cornice, prima di spostarsi a destra, per lasciare la corda verticale al secondo di cordata (45m, M4, passi di M4+, 2 fix lasciati sul lato destro della goulotte, usati diversi dadi piccoli).
L3: Entrare nel camino verticale a destra della sosta e risalirlo senza mai allontanarsi troppo dal fondo (non seguire i resinati di Giovani Marmotte). Usciti dall’ultima strettoia si supera una cornice di neve verticale e si prosegue su canalino di misto fino alla cima della seconda torre di Pesciola, sosta su resinato (30m, D5 se salito in dry tooling, usati friend micro ed eccentrici medi).
Possibile continuare sulla cresta Ongania (3 tiri più tratti in conserva) oppure calarsi lungo la via. Per questa seconda opzione, si consiglia di scendere a piedi fino all’intaglio tra le due torri e calarsi dalla S2 alla S1 con doppia da 60m, quindi con un altra doppia all’attacco.
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