Prima ascensione: J. Tyndall, J-J Bennen e U. Wenger agosto 1861.
Da Randa (parcheggio della stazione 1407 m.) si traversa il torrente Mattervispa e si raggiungono gli antichi chalet di Eien (1414 m. e 5 min). Si seguono i cartelli per la capanna del Weisshorn e quindi il sentiero molto evidente.
Si risalgono parecchi tornanti nella foresta sino a Ratiboden (1970 m). Continuare sino allo chalet di Jatz (2246 m) da qui si traversa una comba prativa molto bella dalla quale il panorama comincia a svelarsi. La Weisshornhutte si scorge all’ultimo… dopo una “rude sganbata” di 4-5 ore. Il panorama è eccezionale con una visione sterminata su massiccio dei Mischabel, Rosa, Breithorn e Zinalrothorn.
Valutare se affrontare la salita dalla capanna (1600 m dislivello e 6-8 ore) oppure bivaccare più in quota.
Dalla capanna si risale l’evidente sentierino che costeggia il tubo dell’acqua del rifugio. Si traversa verso sx lo Schaligletscher per raggiungere una paretina rocciosa da superare imboccando un canalino (vedi foto) che ci permette di superare la barriera, conviene il giorno prima con la luce andare a vedere questo passaggio, un po’ difficile da trovare al buio. (vedi foto it. rosso).
Oppure si traversa il ghiacciaio verso dx e ci si dirige (solo se in condizioni, inizio stagione) verso un evidente couloir per raggiungere l’evidente plateau nevoso (a fine stagione a volte anche senza neve), (foto it. blu).
Si segue una traccia (molti ometti) in discesa verso fino a delle placconate, seguite da un diedro-camino (III) che risale fino ad un terrazzo (cordini per doppia da 30 metri in discesa), a questo punto si risale la costola di rocce rotte (pericolo di caduta sassi, terreno esposto e infido da non sottovalutare) fino a raggiungere la cresta E a quota 3916 (Frustuckplaz).
Di qui in poi si rimane sulla cresta rocciosa superando entro pochi minuti la Torre Lockmatter, spit, anelli di calata e cordone fisso nella parte alta. Quindi si prosegue lungo la cresta o a sx o a dx a seconda dei passaggi senza abbassarsi mai troppo sino a superare altri due gendarmi (altre due doppie in discesa) sino circa a quota 4060 circa.
Da qui iniziano i circa 450 metri finali prima su crestina nevosa esposta (qualche centinaio di metri) e quindi in parete (max 45°) attenzione al ghiaccio nella parte alta. Giunti sotto la vetta sisuperano gli ultime roccette.
Utili alcuni frinds, cordini e rinvii. Una sola corda da 60 metri per le doppie. Si effettuano 3 doppie sulla cresta di roccia e due sotto la Frustuckplaz. Ancoraggi già in loco.
La discesa richiede molta attenzione.
- Bibliografia:
- I 4000 delle Alpi - R. Godeke; Vie del Cielo - M. Colonel