Considerata la natura della roccia, compatta e con fratture sottili, si rivelano più utili chiodi e nut piccoli rispetto ai friend. Corda da 60m necessaria per la discesa dal versante O.
Avvicinamento 1: dopo avere effettuato la traversata dei Picchi e arrivando quindi dal canale di discesa Sud
Dal prato 50m sopra il sentiero dove ci sono le due lapidi bianche traversare a sx senza perdere quota, seguendo qualche labile traccia e cengetta passando sopra ad una croce bianca commemorativa. Passare sotto la parete S del Torrione fino a dove un enorme blocco staccato forma una piccola grotta con la parete, attraversato questo breve cunicolo si è all’attacco della via, in corrispondenza di una nicchia.
Avvicinamento 2: provendo da Ruata, senza aver fatto la traversata dei Picchi
Seguire il sentiero che taglia a mezzacosta sotto i picchi fino all’evidente dorsalina che si origina proprio dal torrione Vollmann, risalirla fra erba e roccette verso lo spigolo SE, che permette di salire facilemente fino sotto una nicchia.
Relazione salita (tratta da “Valle Susa e Sangone” di G.C. Grassi):
(Salire nella nicchia) dove si incontra un primo passaggio di forza. Dalla nicchia uscire a sinistra per una cengia inclinata sulla parete Sud (III, 1 ch.). Proseguire verticalmente in parete molto ripida, ma solcata da diverse spaccature e ricca di appigli sino alla vetta. Bella arrampicata esposta.
Discesa:
1. Versante O: pochi metri sotto la cima sulla sx reperire un cordino rosso con maillon, calarsi prima lungo il versante tra saltini di roccia e cenge erbose, dopo una 15ina di metri traversare a sx e continuare a calarsi nel canale-camino che separa il versante O del torrione dalla parete meridionale dei picchi. Un ultimo tratto nel vuoto deposita sul fondo del canale e verso sx ad una cengetta (30m di calata). Di lì con un’ultima calata di 15-20m (sulla sx è presente un cordino verde con maillon) si arriva alla base del torrione, in corrispondenza della croce bianca.
2. Dalla cima scendere le placche inclinate dello spigolo N e di lì per il ripidissimo pendio Est di erba scivolosa e roccette.
- Bibliografia:
- Valle Susa e Sangone - Gian Carlo Grassi; GMI Alpi Cozie Centrali