Dal parcheggio di Pian della Regina 1714 m si scende leggermente e si raggiunge un ponticello sul Po, che va attraversato. Si segue in leggera discesa una stradina di servizio degli impianti di Pian della Regina ormai in disuso, trascurando la deviazione di sinistra che porta al Monte Granè, per inoltrarsi verso l’imbocco del Vallone del Rio dei Quarti, dove si segue ancora per un breve tratto la pista, e poi si passa sulla destra per risalire un breve pendio-canalone di moderata pendenza in una zona disseminata di grossi massi, mantenendosi a sinistra lontani dal torrente.Si prosegue in direzione SO, puntando alla mole del Monviso, salendo dolcemente per dossi e avvallamenti, fino raggiungere un pianoro nei pressi della conca del Lago Chiaretto (ovviamente ricoperto di neve). Qui si hanno tre possibilità:
1.si attraversa subito la conca da sinistra verso destra, passando sulla sponda nord del lago, compiendo poi un semicerchio per aggirare il ripido costone sovrastante, quindi piegare a sinistra (SE) e salire fino a guadagnare la dorsale morenica al di sopra del lago. Questo percorso è indicato in caso di pendio carico, anche se si allunga un po’ il percorso.
2. Si punta al pendio che si pone davanti, risalendolo per un tratto finchè le pendenze sono accettabili, poi in prossimità di un affioramento roccioso, si compie un traverso verso destra (Ovest)al termine del quale si trova terreno più agevole e si devia a sinistra aggirando una dorsale. Questo percorso va intrapreso con neve sicura.
3. Si devia a sinistra dove il pendio è più dolce, raggiungendo una piccola depressione, quindi si sale il pendio costellato di grossi massi, fino a guadagnare la morena soprastante, quindi si traversa abbastanza comodamente verso destra, sino a raggiungere una conca, proprio sotto il versante nord del Viso Mozzo.
Raggiunta la conca tra l’estremità sinistra della morena sotto la Costa Piatta Gelata e la Rocca Truné, si sale un breve strappo nuovamente più ripido, per poi continuare in direzione sud per un dolce e poco inclinato avvallamento e poi un per tratto quasi pianeggiante posto sotto la parete NE del Monviso, fino a raggiungere l’evidente insellatura del Colle del Viso 2650 m.
Dall’ampia insellatura si volge verso sinistra (NE) per salire il ripido pendio di circa 250 m di dislivello. Il pendio è molto ampio, generalmente conviene mantenersi sulla metà di destra, dove le pendenze sono leggermente inferiori e ci sono possibilità di compiere qualche serpentina per addolcirlo. Si raggiunge il crestone sud a circa 2950 m, e lo si segue senza più difficoltà fino in cima (croce di cemento).
Discesa lungo l’itinerario di salita
- Cartografia:
- IGC 1:50000 n.6 Monviso
- Bibliografia:
- J.-Charles Campana. Blu. Dal colle della Maddalena al Monviso. N° 70. / Il Monviso freeride - Fabrizio Aloi - 2010 - Fusta editore