Note
Storico
450m
2.5Km
2.8Km
6Km
6.1Km
6.5Km
7.1Km
7.1Km
7.1Km
7.3Km
Le soste sono tutte da collegare. Portare almeno una dozzina di rinvii. Chiodatura ravvicinata, non c'è nessuna necessità di integrare.
La roccia è il solito gneiss tipico della zona Sbarua-Gran Dubbione.
Avvicinamento
La roccia è il solito gneiss tipico della zona Sbarua-Gran Dubbione.
Uscendo da Pinasca verso monte, 400 m dopo il parcheggio del cimitero lasciare la statale 23 e girare a destra per Serremarchetto. Al colle di Serremarchetto la strada scollina e scende sul versante opposto (est), e passando sotto ai torrioni del Monte Cucetto raggiunge la conca del Grandubbione. In corrispondenza di un bivio (Rocceria a sinistra, Serremoretto a destra) si trova l'Osteria dei 7 ponti. Si può parcheggiare; qui iniziano gli l'avvicinamenti C e D. Proseguire prendendo al bivio suddetto la strada di destra per Serremoretto, che scende sul versante est, valica il Rio Gleisassa e risale sul versante opposto (ovest) con un tornante. Poco doco dopo il tornante, in cresta ed in vista delle case di Serremoretto, si trova un bivio (Serremoretto a sinistra, Grangetta a destra).
Si può parcheggiare in corrispondenza del bivio nello spiazzo erboso dove c'è un tavolo da picnic, oppure nello spiazzo subito sotto al traliccio metallico della linea elettrica; qui iniziano gli avvicinamenti A e B.
Avvicinamento A: Il più comodo. Dallo spiazzo sotto al traliccio proseguire a piedi lungo la strada asfaltata che scende sul versante est; appena dopo il ponte prendere a destra un sentiero che scende in direzione sud lungo il vallone della Comba dei Traversi (indicazione per il ponte delle Piane). Superato un caratteristico ponte in pietra proseguire ancora per circa 10 minuti; giunti in un punto in cui il sentiero costeggia una pietraia, proseguire ancora per una cinquantina di metri poi salire a destra (ometti e segni di vernice) raggiungendo in breve l’attacco della via nel punto più basso dell'avancorpo. (45minuti)
Avvicinamento B: (il più veloce per chi conosce il posto): Dallo spiazzo prendere il sentiero della Gleiza del Barbet (bollo rosso), che in pochi metri sale alla base del traliccio poi prosegue in piano, in direzione sud, costeggiando a ovest il filo di cresta.
Seguendo qualche bollo biancorosso si raggiunge in breve una cappelletta; proseguire in direzione sud e raggiungere il colletto posto a nord della Rocca delle Visioni (di cui è già visibile la croce di vetta). Qui il sentiero ad anello della Gleiza del Barbet scende decisamente sul versante ovest (cartello indicatore bianco). Abbandonarlo e continuare pressochè in piano in direzione sud, aggirando la vetta della Rocca delle Visioni sul suo versante ovest (bolli rossi). Giunti al colletto posto a sud della Rocca scollinare sul versante est e scendere un ripido canalone boscoso (tracce e bolli rossi) costeggiando a sud la via di arrampicata. Si arriva ad una corda fissa di una decina di metri, piuttosto malandata; volendo si può fare una breve doppia su alberi. Alla base della corda fissa si scende ancora un poco tendendo a sinistra (faccia a valle) ed in breve si reperisce l'ometto che indica l'attacco del primo torrione. Poche decine di metri più a valle emerge dal bosco la cima dell'avancorpo. Per attaccare la via dall'inizio, e non perdere i primi quattro tiri, interessanti, si deve continuare la discesa nel ripido bosco per vaghe tracce (non ci sono più bolli) costeggiando a sud le rocce dell'avancorpo fino alla sua base. (Dal traliccio circa 35 minuti)
Avvicinamento C : (Utile per arrampicare ancora alla parete del Visch, alla cui base si passa durante il ritorno) : Dall'Osteria dei 7 ponti prendere il sentiero in leggera discesa per la parete del Visch. Dalla base di questa continuare a scendere lungo il vallone del Rio Gleisassa fino a raggiungere il ponte delle Piane; prendere a sinistra il sentiero che risale verso nord il vallone della Comba dei Traversi fin sotto la Rocca. Salire la pietraia seguendo piccoli ometti e segni di vernice fino alla base dell’Avancorpo. (50min dall'osteria)
Avvicinamento D: (non comodo in salita, ma utile in deiscesa per tornare all'osteria 7 ponti): Dall'Osteria dei 7 ponti prendere il sentiero in leggera discesa per la parete del Visch; dalla sua base risalire il versante ovest per il sentiero della Gleiza del Barbet (bolli biancorossi). Con percorso talvolta ripido e tratti attrezzati si raggiunge il colletto posto a nord della Rocca delle Visioni, dove il sentiero ad anello della Gleiza del Barbet gira decisamente a nord verso Serremoretto (cartello indicatore bianco).
Dal colletto nord si arriva all'attacco seguendo l'avvicinamento B.
Descrizione
Si può parcheggiare in corrispondenza del bivio nello spiazzo erboso dove c'è un tavolo da picnic, oppure nello spiazzo subito sotto al traliccio metallico della linea elettrica; qui iniziano gli avvicinamenti A e B.
Avvicinamento A: Il più comodo. Dallo spiazzo sotto al traliccio proseguire a piedi lungo la strada asfaltata che scende sul versante est; appena dopo il ponte prendere a destra un sentiero che scende in direzione sud lungo il vallone della Comba dei Traversi (indicazione per il ponte delle Piane). Superato un caratteristico ponte in pietra proseguire ancora per circa 10 minuti; giunti in un punto in cui il sentiero costeggia una pietraia, proseguire ancora per una cinquantina di metri poi salire a destra (ometti e segni di vernice) raggiungendo in breve l’attacco della via nel punto più basso dell'avancorpo. (45minuti)
Avvicinamento B: (il più veloce per chi conosce il posto): Dallo spiazzo prendere il sentiero della Gleiza del Barbet (bollo rosso), che in pochi metri sale alla base del traliccio poi prosegue in piano, in direzione sud, costeggiando a ovest il filo di cresta.
Seguendo qualche bollo biancorosso si raggiunge in breve una cappelletta; proseguire in direzione sud e raggiungere il colletto posto a nord della Rocca delle Visioni (di cui è già visibile la croce di vetta). Qui il sentiero ad anello della Gleiza del Barbet scende decisamente sul versante ovest (cartello indicatore bianco). Abbandonarlo e continuare pressochè in piano in direzione sud, aggirando la vetta della Rocca delle Visioni sul suo versante ovest (bolli rossi). Giunti al colletto posto a sud della Rocca scollinare sul versante est e scendere un ripido canalone boscoso (tracce e bolli rossi) costeggiando a sud la via di arrampicata. Si arriva ad una corda fissa di una decina di metri, piuttosto malandata; volendo si può fare una breve doppia su alberi. Alla base della corda fissa si scende ancora un poco tendendo a sinistra (faccia a valle) ed in breve si reperisce l'ometto che indica l'attacco del primo torrione. Poche decine di metri più a valle emerge dal bosco la cima dell'avancorpo. Per attaccare la via dall'inizio, e non perdere i primi quattro tiri, interessanti, si deve continuare la discesa nel ripido bosco per vaghe tracce (non ci sono più bolli) costeggiando a sud le rocce dell'avancorpo fino alla sua base. (Dal traliccio circa 35 minuti)
Avvicinamento C : (Utile per arrampicare ancora alla parete del Visch, alla cui base si passa durante il ritorno) : Dall'Osteria dei 7 ponti prendere il sentiero in leggera discesa per la parete del Visch. Dalla base di questa continuare a scendere lungo il vallone del Rio Gleisassa fino a raggiungere il ponte delle Piane; prendere a sinistra il sentiero che risale verso nord il vallone della Comba dei Traversi fin sotto la Rocca. Salire la pietraia seguendo piccoli ometti e segni di vernice fino alla base dell’Avancorpo. (50min dall'osteria)
Avvicinamento D: (non comodo in salita, ma utile in deiscesa per tornare all'osteria 7 ponti): Dall'Osteria dei 7 ponti prendere il sentiero in leggera discesa per la parete del Visch; dalla sua base risalire il versante ovest per il sentiero della Gleiza del Barbet (bolli biancorossi). Con percorso talvolta ripido e tratti attrezzati si raggiunge il colletto posto a nord della Rocca delle Visioni, dove il sentiero ad anello della Gleiza del Barbet gira decisamente a nord verso Serremoretto (cartello indicatore bianco).
Dal colletto nord si arriva all'attacco seguendo l'avvicinamento B.
Avancorpo
- L1 Sale verticalmente in una zona un po’ verde di muschio, che tuttavia non disturba (5c).
- L2 Traversa decisamente a sinistra. Dopo un paio di spit si stacca verticalmente la bellissima variante diretta di Michelin (targhetta indicatrice, chiodatura color “Blu Fiorenzo”). La “626” invece continua il traverso a sinistra, supera verticalmente un breve risalto (passo singolo duro, azzerabile) e va a sostare più a sinistra (6a).
- L3 Su diritti, con un passo scomodo in partenza (5c/6a).
- L4 Su diritti, con nei primi metri un passo duro per chi non arriva a prendere una maniglia alta (6a+). S4 in cima all’avancorpo.
Dopo aver disceso una breve placca appoggiata (corda fissa malandata) trenta metri di trasferimento nel bosco portano alla base del primo torrione.
Primo torrione
- L5 Per ripida placca si passa a destra di uno strapiombino (5a).
- L6 Qualche metro a sinistra, poi verticalmente su un bel muro ricco di appigli (4c).
- L7 sale diritto in una bellissima fessura che gradualmente si allarga a camino (5c). S7 in cima al primo torrione;
Un trasferimento di pochi metri nel boschetto conduce alla base della parte superiore.
Parte superiore
- L8 Bella placca via via più ripida, a tacche nette orizzontali (5b).
- L9 Placca più appoggiata poi un bel muro ben appigliato (5b).
- L10 Traversare orizzontalmente a destra (freccia rossa) in bella esposizione, poi su dritti in un vago diedro (5c). Appena più a destra sale diritta la chiodatura blu della via Oktoberfest di Michelin. S10 sulla cresta sommitale.
Cresta sommitale
- L11 Facilmente sulla cresta pressoché orizzontale (bolli rossi, 4b).
- L12 Ancora in cresta superando brevi risalti (4b). S12 alla croce di vetta.
Discesa
- Per tornare a Serremoretto : Dalla vetta riscendere l’ultimo risalto superato in salita, e portarsi sul versante ovest (bolli rossi); scendere leggermente e reperire il sentiero che aggira la Rocca sul versante ovest, raggiungendo in breve il “colletto nord”. Di qui percorrere a ritroso il sentiero dell’avvicinamento B fino al traliccio. (15 minuti)
- Per tornare all’Osteria dei 7 ponti : Dalla vetta riscendere l’ultimo risalto superato in salita, e portarsi sul versante ovest (sentiero bolli rossi). Da tale sentiero si stacca dopo venti metri una diramazione che scende decisamente sul versante ovest, ben segnalata dalle brecce blu di Michelin. Il percorso, ripido e attrezzato con cavi, e riporta velocemente alla base della parete del Visch e quindi all’Osteria dei 7 ponti. (30 minuti)
- In alternativa si può percorrere a ritroso l’avvicinamento D.
Attrezzata nel 2008 da Gianni Nobili e Federico Rollino
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