Nella giusta stagione (maggio/giugno) può essere una facile ma remunerativa salita con piccozza e ramponi, in ambiente dolomitico davvero superbo.
Da qui, traversare nettamente a destra (su tracce di sentiero evidenti, in assenza di neve), senza perdere troppa quota, verso il Cimon della Pala; attraversarne i ghiaioni/nevai basali fino all'ex-sbocco del Ghiacciaio del Travignolo, ampio avvallamento fra il Cimon della Pala e la Cima della Vezzana, che da questo lato precipita con alte pareti.
Risalire ampi e facili pendii nevosi per circa 500 m di dislivello; attenzione che in alto, in stagione avanzata, potrebbe aprirsi qualche crepaccio. A circa 2700 m il terreno diventa più ripido e ci si infila nell’evidente canalino sulla sinistra che porta al Passo del Travignolo (200 m a 45° circa, tratti a 50°). A metà con scarso innevamento può affiorare un grande masso; lo si supera sulla destra con un breve passaggio più ripido. Presenti varie soste attrezzate sulla destra salendo.
Dall’ampio passo (2925 m) ci si porta a sinistra per facili pendii e si segue poi su neve o semplici roccette la cresta poco ripida che porta in vetta alla Cima della Vezzana (sentiero estivo, segnavia n.716; la vetta compare solo all’ultimo momento).