
Se qualcuno desidera farsela a piedi integralmente da San Martino di Castrozza, c'è un sentiero che passando dal Col Verde, nel giro di 3 ore circa porta al Rifugio Pedrotti.
Con una breve deviazione è possibile anche salire la vicina cima del Nuvolo 3075 m.
Dal Rifugio Pedrotti alla Rosetta m. 2581 si segue un sentiero che si porta a sinistra verso la Cima Corona (indicazioni per il Bivacco Fiamme Gialle e il Passo del Travignolo), questo sentiero è indicato con il segnavia 716.
La Cima Corona viene aggirata a sinistra dal sentiero (sempre ottimamente segnalato), ci si porta sul versante Ovest di questa cima e si sale nel vallone (dove giunge un altro sentiero, che proviene dal Col Verde) di ghiaie e sfasciumi, abbastanza ripido nel tratto finale, prima di raggiungere l’ampia sella del Passo Bettega m. 2667.
Dal Passo si scende verso sinistra lungo il versante NE della Croda Paola, su tratti di facili rocce gradinate (qualche tratto esposto) con alcuni passi di I grado, per un centinaio di metri, fino a raggiungere il fondo della Val dei Cantoni (ampio vallone che scende dal Passo del Travignolo).
Si rimonta il vallone su ripidi ghiaioni fino al punto dove il vallone si restringe e forma un ripido canalone, qui si piega verso sinistra, superando un salto di facili roccette gradinate e raggiungendo la conca superiore, che spesso si può trovare innevata. Si trascura una diramazione a sinistra per il Bivacco Fiamme Gialle (dista circa 20 minuti dal bivio) e si raggiunge in breve il Passo del Travignolo m. 2925.
Si prosegue ora verso destra su ripidi sfasciumi puntando all’insellatura a Sud della Cima della Vezzana, posta tra la nostra cima e il Nuvolo. Dalla sella si piega a sinistra per rocce rotte e tracce di sentiero raggiungendo la spalla SE, proseguendo infine per l’ampia cresta Sud si raggiunge in breve l’aerea vetta della Cima della Vezzana m. 3192 (ore 3,00 / 3,30 dal Rifugio Pedrotti alla cima).
In discesa si segue esattamente lo stesso percorso fatto in salita. Variante per la salita alla cima del Nuvolo : ridiscesi alla sella tra la Cima della Vezzana (a destra) e il Nuvolo (a sinistra).
Si prosegue a sinistra per la cresta NO di sfasciumi e rocce rotte, con passi di I , fino a raggiungere la vetta del Nuvolo m. 3075 (30 minuti dalla sella).
Presenta una verticale ed impressionante parete verso Ovest, mentre sugli altri versanti ci sono ripide scarpate di rocce rotte, con dorsali detritiche miste a brevi salti rocciosi.
Anche gli escursionisti che salgono la via ferrata Bolver-Lugli spesso concludono la loro gita con la salita alla Cima della Vezzana.
La via normale che sale per la Val dei Cantoni e il versante meridionale è anche lo stesso itinerario seguito il 5 settembre 1872 dai primi salitori noti di questa montagna, D.H. Freshfield e C. Tucker, che avevano raggiunto però il Passo del Travignolo da Nord-Ovest, dal piccolo ma ripido ghiacciaio del Travignolo.
- Cartografia:
- Tabacco foglio 22
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia CAI-TCI
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