Pur non essendoci un sentiero segnato non ci sono difficoltà particolari (occorre però buona visibilità), e molti ometti aiutano a trovare la via migliore specialmente nel tratto della barriera rocciosa a metà del Monte Rosso di Verra. L'unico tratto che richiede attenzione è una fascia di placche rocciose e poi un breve camino di 10 m con qualche passaggio di arrampicata non esposto. Delicato in presenza di neve o ghiaccio.
Dalla piazzetta di Saint Jacques, si prosegue per la via principale sino alla chiesetta, dove i cartelli indicatori invitano a proseguire sulla stradina di destra, seguendo indicazioni per Resy e Rifugio Ferraro, sentiero n. 9. Terminate le case si sale su una bella mulattiera nella pineta, che intercetta alcune volte una strada sterrata sino all’Alpe Raccard. Si continua a salire con buona pendenza ora tra i larici, con numerose svolte finchè si arriva al borgo di Resy 2068 m.
Da Resy proseguire lungo il sentiero n.9 a destra che porta al Colle di Bettaforca, fino all’altezza dell’Alpe Forcaz (10′), fino ad incontrare il bivio, a sinistra, per il Palon di Resy ( sentieri 8C-8D). La traccia sale facile ma piuttosto ripida negli ultimi radi larici, per poi proseguire su prati assolati, e con qualche tornante si arriva alla cima del Palon di Resy 2673 m, grande croce. Poco sotto la cima si incontra il bivio con il sentiero 8D che conduce ai sottostanti Laghi di Resy.
A questo punto si hanno due possibilità: scendere di 50 m sotto la cima sul pendio sud per rintracciare il sentiero 8D e dirigersi verso i laghi, oppure proseguire sul crinale erboso verso est e poi verso nord, seguendo una traccia ed ometti che poi invitano a scendere un pendio di erba e detriti, raggiungendo la valletta alla base del Monte Rosso di Verra. Questa seconda opzione è la più diretta e anche consigliabile.
Si lasciano i laghi a destra ben distanti per puntare alla prima fascia di rocce montonate e placche, che si salgono con molta facilità senza percorso obbligato fino a raggiungere un ampio terrazzo erboso sotto la bastionata rocciosa che sorregge il pendio finale.
Qui si potrebbe sia passare all’estremità destra di questa parete salendo per un pendio di detriti e pietrame instabile, ma il percorso più logico e divertente è di proseguire sul bordo sinistro, facendosi aiutare dai numerosi ometti, piegando leggermente a sinistra sino a raggiungere una specie di crestone roccioso che precipita su un canalone rivolto a O-SO. Si sale fra pietroni e placche rossastre sino ad una fascia di placche più articolate ma sempre ben appigliate; poco oltre si arriva alla base di un camino roccioso che andrà risalito, superando per gradoni alcuni passaggi di facile arrampicata di I+ molto appigliati e assolutamente non esposti. Usciti dal camino si apre dinanzi l’ampio e facile pendio conclusivo, ometti segnalano il percorso migliore tra la pietraia sempre agevole, finchè il pendio spiana e si raggiunge la piatta cima 3022 m.
Per la discesa conviene percorrere lo stesso itinerario (quindi ritornando dal camino) fino al terrazzo erboso di quota 2700 m circa, dove se si vuol passare dai bellissimi laghi di Resy (scelta consigliabile) occorre poi proseguire verso sinistra, finchè il percorso sembra sbarrato da una fascia rocciosa. Si individua invece uno stretto canalino incassato tra due fasce rocciose, e lo si scende rapidamente per ghiaia e poi per pietrame sino al primo dei laghi 2531 m. Raggiunto il grosso ometto di pietre si prosegue a destra, rintracciando il sentiero 8D che riporta verso il Palon di Resy. Una breve risalita di circa 70 m di dislivello porta sotto la cima del Palon al bivio già incontrato all’andata, quindi non resta che seguire il sentiero 8C fino a Resy e poi il 9 fino a Saint Jacques.
- Cartografia:
- Carta dei sentieri n.8 1:25000 L'Escursionista editore