Merita una scalata!
Lungo la via sono presenti alcune soste con due chiodi e qualche chiodo nei punti più impegnativi.
Dalla Capanna Trieste seguire l’itinerario su carrareccia che porta al rifugio Vazzoler.
Dal rifugio Vazzoler proseguire sulla carrareccia verso il rifugio Tissi, fino al Pian di Pelsa.
Da qui nei pressi di un grosso masso erratico, si diparte una traccia che aggirando una fascia di pini mughi si porta nel canale fra Torre Venezia e Punta Agordo, al termine del quale parte la via.
VIA:
L1-L2) Dal canale si attacca un evidente diedro, molto aperto, salendo la sua parete di destra. Dove questo diventa verticale, si segue una fessura ascendente verso destra che porta in sosta. 80m circa.
L3-L4)) Proseguire dritti cercando il percorso migliore, spostandosi verso destra di circa 15-20 m, durante la progressione. Da metà parete è ben visibile il grande camino che incide la parte finale della parete.
L5) Trovato il camino lo si raggiunge e si sale sulla parete di sinistra.
La sosta è posta su un piccolo ripiano. (2 chiodi di sosta)
L6) Dalla sosta si punta alla parte più verticale del camino che si risale, fino a dove questo si stringe. Da lì si prosegue sulla parete di destra fino alla sosta, posta pochi metri sopra, nei pressi di una nicchia con masso incastrato. (chiodi, 2 chiodi di sosta)
L7) Si seguono per una lunghezza i salti rocciosi posti a destra della sosta e che diventano via via più facili, fino alla cengia che caratterizza la Torre Venezia. (chiodi)
Dalla cengia è possibile salire in vetta per facili blocchi dopo aver seguito la cengia ed essersi portati sul versante sud.
DISCESA:
Seguire la cengia fino a portarsi sul versante nord.
Un ometto e delle scritte indicano lo stretto sentierino che dopo circa 5 metri termina presso la prima sosta di calata (anelli cementati)
Con 2 calate da 50m o 4 da 25 è possibile giungere nel canale che separa la Venezia dalle Mede.
Scendere nel canale e con 2 doppie su chiodo e cordino, ed anello cementato, o disarrampicando giungere al suo termine.
Seguendo i bolli rossi e gli ometti scendere fino a reperire il sentiero che riporta alla carrareccia ed al rifugio Vazzoler.