Relazione (molto precisa) tratta dal sito del Giacoletti.
L1 30 m. Salire le placche levigate dall’erosione glaciale e il diedro caratterizzato da grossi dadi rocciosi fino alla cengia erbosa. 4b, 4c
L2 40 m. Pochi metri a destra poi salire le placche via via più compatte, superare il breve ma intenso bombé per continuare sulla placca a réglettes. 4c, 6a oppure 5c e A0
L3 40m. Continuare sulla placconata ripida ma con prese nette. 4c, 5a
L4 40m. Superare l’ultima parte della placca fino ad una comoda cengia erbosa alla base di un caratteristico strapiombo. 4c
L5 35m. Superare lo strapiombo per una fessura-camino e raggiungere la base di un torrione. 4b, 4c
Da questa sosta è possibile scendere in doppia lungo la via.
L6 35m. Salire a destra del torrione raggiungendo la cresta. 4b
L7 35m. Corta placca ripida poi seguire la cresta. 5a, 3c
L8 40m. Continuare in cresta superando alcuni brevi risalti. 3c
L9 35m. Attraversare il couloir alla base di un bel torrione e proseguire sulla lunga placconata. 4c, 3c
L10 35m. Continuare sulla placca ora più verticale poi riprendere la cresta e seguirla sul lato destro. 4c
L11 55m. Continuare lungo la cresta e raggiungere l’ultimo punto di sosta nel marcato e panoramico intaglio alla base di un salto verticale. 3c
Attraversare pochi metri sulla cengia per raggiungere il crestone pianeggiante e la traccia della via Normale. In circa 10 minuti per pietraie o residui di nevai si raggiunge il Bivacco e con un breve passo di arrampicata la croce della Venezia.
Discesa: dalla vetta raggiungereil Colle del Coulour del Porco a 2920 m, di qui seguendo il percorso della via ferrata e un breve tratto di sentiero si raggiunge il rifugio Giacoletti. A inizio stagione sono indispensabili scarponi e piccozza per la discesa del Coulour del Porco.