La via è stata attrezzata con fix da 10 mm nell’estate 2008.
La seguente descrizione è per gran desunta da quella pubblicata sul sito del rifugio Giacoletti.
Dal Pian del Re si sale al colle delle Traversette. Dal colle seguire la traccia della via normale, segnalata in giallo, che sale sul dosso spartiacque; raggiunto un piccolo bivacco in legno ormai in rovina, continuare sulla cresta che diventa più affilata (fix), discendere un salto verticale (3 m, II, fix) poi, lungo una cengia sul versante italiano, raggiungere la croce sulla punta principale delle Rocce Fourioun (3153 m).
Questa massiccia montagna rocciosa di forma trapezoidale presenta una lunga cresta sommitale sulla quale spiccano tre rilievi principali di cui quello con la croce è il settentrionale e il culminante.
Continuare lungo la cresta sommitale e superare il secondo rilievo; poco prima del terzo, scendere a destra sul versante francese utilizzando un sistema di cenge e canalini (ometti) per evitare una doppia di 30 metri lungo lo spigolo che delimita a sud l’ultimo rilievo.
Raggiungere la cresta alla base del salto verticale e salire la punta successiva per pietraie e facili saltini; dalla vetta scendere sulle cenge del versante italiano percorse abitualmente dai numerosi stambecchi (questo tratto è evitabile seguendo la serie di ometti sulla pietraia sul versante francese).
Riprendere la cresta che diventa quasi pianeggiante e percorrerla per un lungo tratto camminando sui compatti e poco inclinati lastroni esposti a occidente.
Per rocce rotte, salire alla base dell’Aiguille Bleue (3126 m) che si raggiunge superando un camino verticale alto una decina di metri (III-, diversi fix) rivolto a NE. Il toponimo Aiguille Bleue non compare nella cartografia italiana ma solo in quella francese.
Dall’Aiguille Bleue seguire un primo tratto di cresta formata da rocce rotte; quando questa diventa più ripida, piegare leggermente a destra sul versante francese (ometti) e, scendendo lungo cenge, canalini, piccoli salti e in ultimo un canale incassato fra paretine rocciose (II, fix), raggiungere il Colle del Coulour Bianco (2986 m).
Dal colle l’itinerario diventa più impegnativo e aumenta la frequenza di fix, posizionati anche per indicare il percorso. Procedere lungo la cresta NO della Punta Venezia ed evitare subito sulla destra un primo spuntone verticale (ometti); ripresa la cresta, seguirne il filo frastagliato fino ad una sosta di calata posta sulla cima di un affilato gendarme.
Scendere in doppia all’intaglio (15 m) e superare in parete il torrione successivo con una bella lunghezza di corda (30 m, III+). Continuare lungo il filo della cresta o poco sotto sul lato francese, con qualche tratto anche in leggera discesa, superando torrioni, gendarmi e spuntoni (passi di II, II+). Superata l’uscita del canale N di Punta Venezia (m 3095), il percorso diventa un po’ meno impegnativo e mantenendo il filo frastagliato che fa da confine alle pareti degli opposti versanti si raggiunge infine la croce della Punta Venezia, dopo un breve tratto orizzontale decisamente affilato.
Discesa lungo la normale di punta Venezia.