Da Ollomont raggiungere Glassier, percorrere il sentiero n°3 che attraverso la Conca di By conduce in 3:15 ore al Bivacco Savoie-Rosazza.
Dal bivacco si risale l’evidente pendio di detriti e blocchi, segnato con ometti, che adduce al colle de Valsorey. Dal colle 3107 m ometti sulla sinistra adducono al Mont Cordine 3323 m.
Dalla vetta scendere verso un evidente intaglio (Col de Chamois, 3259 m, corda fissa) e risalire la cresta che porta in breve al Doigt de Velan.
Sempre percorrendo la cresta, passando 30 m al di sotto di una gobba di sfasciumi, pervenire alla cresta che con facili roccette (II+ max, 1 ch.) porta in vetta al M. Capucin 3395 m.
Dalla vetta discendere verso il Col du Capucin 3376 m mettere piede sul ghiacciaio, che presenta subito un muro un po’ ripido (40°). Se questo pendio fosse in ghiaccio, raggiungere per cresta, tra rocce e ghiaccio, la Teté de l’Ariondet.
Da qui discendere sul Glacier de Valsorey, lasciarsi sulla sinistra i Dents du Velan e risalire verso dx l’ultimo dosso nevoso (45° max per 50m) che porta alla cupola terminale del Mont Velan 3734 m. Se anche questo pendio, esposto ad Est, fosse in ghiaccio, seguire la cresta rocciosa sulla sua sx (II max).
Ritorno per la via di salita, lasciando il ghiacciaio, in base alle sue condizioni, al Col du Capucin oppure al Col du Chamois (corda fissa per raggiungere il colletto). Ad inizio stagione, con buon innevamento, è possibile aggirare il Mont Cordine e riprendere la cresta a valle di questo con una risalita di 80/100 mi ghiaccio/neve e sfasciumi.
- Bibliografia:
- Da Rifugio a rifugio - Alpi Pennine - CAI TCI 1951