Esattamente dal secondo tornante parte un facile sentiero che in breve porta a Tetti Verna (ci si arriva anche in macchina da Tetti Folchi). La guida indica di passare per Tetti Parulet (posizionati più a sinistra salendo) ma il sentiero non c’è o non si vede. A questo punto bisogna seguire un pò a naso (non essendoci un sentiero vero e proprio) la dorsale che parte esattamente da Tetti Verna. Dopo un 150 metri di dislivello su prati e bosco non fitto si incontra il sentiero che parte da Folchi e che è segnato da tacche rosse. Come punto di riferimento in mezzo al bosco si possono prendere delle antenne appese in maniera un pò artigianale a degli alberi. Trovate quelle si trova anche il sentiero. Una volta sul sentiero non ci si può sbagliare e si arriva senza problemi al Colle Arpiola e da lì alla cima.
In discesa fare attenzione a non seguire il sentiero fino a Tetti Folchi ma di separarsi da esso in prossimità dei Tetti Parulet.
Variante
é possibile prendere una variante di salita (o volendo di discesa). Al posto di parcheggiare al bivio con la strada per Palanfrè, si segue la strada asfaltata che sale nel vallone per 700/800 metri fino ai Tetti Rivoira (quota 990 metri) dove si parcheggia. Da lì, fatti 20 metri di asfalto si prende la strada sterrata sulla destra e la si segue fino ai tetti più in alto nella valle (Tetti Chiaro – 1230 metri) da dove parte un sentiero che si ricongiunge con l’altro sentiero al colletto a quota 1450 circa. Più facile da seguire del precedente e con un ceninaio di metri di dislivello in meno.
Essendo un vallone pieno di frazioni più o meno abitate bisogna fare attenzione ai cani più o meno mordaci.
- Cartografia:
- IGC n° 8 - Alpi Marittime e Liguri
- Bibliografia:
- La valle Vermenagna e l'alta valle Roya - Piera e Giorigio Boggia - L'arciere (itinerario 19)