Note
Storico
Via di scoperta, trovata proponendosi di non forare la roccia con mezzi elettrici. I lavori di disgaggio vanno assolutamente evitati durante la stagione estiva considerano i possibili presenti nella Lima. Le difficoltà massime di un eventuale libera si aggirano all' VIII o più (comunque abbastanza sporco e ancora da liberare). Il grado obbligatorio proposto é VII/A2.
Materiale: forbici da poto, mezze corde, due serie di totem cam, bd 3 e 4. una bella scelta di nuts, chiodi, martello, tanti cordini anche sciolti. Quasi obbligatorio avere un pianta spit per L2.
Avvicinamento
Materiale: forbici da poto, mezze corde, due serie di totem cam, bd 3 e 4. una bella scelta di nuts, chiodi, martello, tanti cordini anche sciolti. Quasi obbligatorio avere un pianta spit per L2.
Giunti a Scesta, raggiungere il ponte nero, attraversarlo e andare a sinistra. chiedere eventualmente ai ragazzi del parco avventura indicazioni, si costeggia il pendio fino a passare sotto un cavo d'acciaio per poi salire sulla destra seguendo la massima pendenza, fino a giungere a una condotta dell'acqua, alla base della quale é presente un sentiero che si segue a sinistra fino a un piloncino metallico. Venti metri dopo ci si stacca dal sentiero salendo per tracce sulla destra passando tra vari pungitopo fino all'attacco della via. (10 minuti)
Descrizione
- L1: Salire il muretto poroso proteggendosi con clessidra e Alberini, uscire poi a destra (chiodo), salire tra alberi e roccia sopra un masso gigante, nei pressi del quale si trova un nut incastrato e una sosta a chiodi collegati da cordone blu. VI- ;20m
- L2: Lunghezza psicologicamente molto difficile, si traversa facilmente a sinistra per 4 metri e si sale dritti per un diedro dalla consistenza terrosa proteggendosi raramente fino a giungere a una sosta sue due chiodi collegati da cordone blu. V+ scabroso; 20m consiglio: munirsi di piantaspit e aprire una variante sulla sinistra del marcio in un diedrino sino alla sosta citata.
- L3: Ribaltarsi in alto a destra della sosta e proteggersi con una discreta clessidra (altre protezioni possibili), salire il muretto soprastante. A destra c’è una nicchia dentro la quale si può mettere un totem blu su roccia dubbia, sopra si può piazzare un dado medio/medio-piccolo e un fr. Viola, utili anche il rosso e il verde su cui si può staffare per iniziare una sequenza di arrampicata che porta in una zona ricca di possibili soste. Sosta su friends consigliata. VI+,A2 e VII; 30m
- L4: Superare il muro puntando all’evidente fessura prima della quale traversare nettamente a sinistra fino a sostare in una zona alberata. VI+ ; 20m
- L5: Alzarsi per pochi metri sopra la sosta su una sequenza di prese buone, poi traversare a destra su roccia bianca fantastica. Arrivati alla fessura salirla in artificiale (A0) o in arrampicata libera proteggendola. Al suo termine si entra in una zona di strapiombetti, dove ci si imbatte in una grande clessidra (non proteggersi). Poco più in alto ci si riesce a proteggere in una buona lama da prendere in dulfer con la quale si può uscire verso gli alberi. Altre opzioni d’avventura possibili. La grande clessidra ha un suono non invitante. Disgaggiarla o usarla con molta cautela. sosta su alberi al termine. VI-, A0 e VII; 25m
- L6: Arrampicare lo spigolo soprastante e uscire a sinistra (possibile cavalcarlo tutto, noi non avevamo tempo). Abbiamo seguito il canale arrampicandoci sugli alberi e poi sostato sotto un caratteristico cesto. V,III; 40 m
Discesa: a piedi risalire le balze che portano verso il vecchio cimitero di Casoli. (salire dritti tenendo sempre la destra faccia a monte), al primo bivio segnalato, seguire le indicazioni per “ponte nero”. (30 minuti)
Aperta in modo tradizionale tra marzo e aprile 2023 da Gabriele Bozzoli, Sara Bigongiari e Tommaso Ginanni
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