Necessari una serie di friend da 0.1 a 3, alcune fettucce, nut inutili. Martello e chiodi nello zaino. Discesa in doppia da evitare (traversi, soste da collegare, rocce su cenge).
La prima parte è relativamente facile; la seconda metà è molto spettacolare con una grande esposizione nel diedro finale. Gli ultimi tiri possono essere bagnati, controllare bene dalla base. Sole a partire dalle 3 del pomeriggio (esposizione nord-ovest).
Partenza con un chiodo ed uno spit fixe dorato (fettuccia rossa) nei pressi di un diedro.
1h30-2h00 dal parcheggio.
L1: 5b, salire nel diedro con un passaggino a destra per evitare uno strapiombo a fine tiro. Sosta su due chiodi in un diedro.
L2: 5b, a fine tiro, stare sulla destra. Sosta su uno spit e clessidra forata in una lama (cordino blu).
L3 + L4: 4b, 50m il concatenamento, tendenzialmente dritto. Sosta leggermente a sinistra. Nessun materiale in posto.
L5: 5b Salire leggemente verso destra (non andare allo spit raumer 5 metri a sinistra della sosta).
L6: 6a, un passaggio a sinistra, poi nell’asse.
L7: 6a+ o 5cA0, placca, poi discesa per qualche metro allo spit con cordone (passaggio duro per entrare nel diedrino di discesa). Poi traverso a destra e salire nel diedro (primo chiodo muove). Seguire il diedro e poi traversare a destra (2 chiodi) per raggiungere la sosta.
L8: 6b+, un passaggio ripido dritto (facilmente azzerabile), poi traversata orizzontale a sinistra per 10 metri fino a risalire in un diedro fessurato (1 spit) di una decina di metri.
L9, 6a: leggermente a destra, finire con una netta fessura sprotetta e abbastanza larga.
L10, 5b: raggiungere la base del grande diedro seguendo il fessurino verso sinistra (chiodi).
L11, 6b: una sezione difficile a sinistra della sosta, poi seguire il fondo del diedro (chiodi).
L12, 6c: continuare nel fondo del diedro, molti chiodi. Dans le fond du dièdre. Nombreux pitons.
L13, 7a (+): dritto sul fondo del diedro, poi traversata orizzontale a sinistra. Attenzione alle rocce biancastre a fine traversata, continuare ancora a sinistra per stare su roccia solida. Molti chiodi e spit. L12 e 13 si possono concatenare, gestendo 14 rinvii.
L14, 6c+: nel diedro, passi delicati all’inizio e più obbligatorio a metà tiro. Roccia mediocre sulla faccia sinistra, e liscia sulla faccia destra. Molti chiodi in uscita. Sosta a spit da collegare.
Discesa: la punta è a una quarantina di metri. C’è una calata dieci metri dopo sulla cresta, però è meglio prendere quella sotto all’ometto di vetta, 10 metri più in basso sul versante sud. due doppie di 50 metri (la sosta intermedia è abbastanza a destra faccia alla parete) portano a ripidi parti che portano sul sentiero che scende dal col della Vanoise ed il rifugio verso il parcheggio, passando per il cirque de l’Arcelin. 2 ore da cima a parcheggio.
Rifacimento delle soste e restauro: Stage Guide ENSA (con A. Ghersen in giugno 2008 fino alla nona sosta), e fine dei lavori per la guida alpina Souvy D. & Delloye G. in agosto 2009.
- Bibliografia:
- topo Vanoise
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