Si fa da maggio a novembre, a meno che ci sia la neve ad impedire lo spuntar di fiori tra le pietre.
Volendo scaldarsi bene … partite da da Cuneo per farsi le gambe, Borgo S.Dalmazzo, Roccavione, Roaschia:
All’ inizio del paese di Roaschia prendere l’ asfaltata che sale a dx e che dopo Tetti Quattin da’ subito un assaggio di 20%, poi diviene sterrata: ignorare una deviazione a sx e poi un’ altra sempre a sx che porta alla Borgata “Vendesi” (bella balise con scritta intagliata nel legno), continuate e se riuscite a non fermarvi fino alll’arrivo giusto sotto le “Rocce della Scregna” siete veramente bravi. Scregna fa rima con legna e Mantegna, ma uno che ho incontrato mi ha detto che fa rima con la legna che la sua tipa ha tra le gambe. Non l’ho capita. Boh.
Lassu’ fermatevi. Se e’ una bella giornata vedrete dei precipizi angosciosi e, al di la’ di quelli, Valdieri stesa nel piano della valle dei re, poi una quinta con Madonna del colletto, al di la’ Demonte stesa nella sua Stura e piu’ in la’ tutto il vallone dell’arma fino al colle di Valcavera. E scusate se e’ poco.
Di qui avete ben 3 varianti di discesa:
–1° variante—Scendete in cresta facile a sx fino al “Passo del Van” e buttatevi giu’ piano piano bici a spalle su un sentierino che fara’ paura ai piu’ e finisce in una pietraia: ignorate le tacche rosse che deviano a dx (variante 2) e scendete diritto fino ad una pozza d’acqua, sotto di cui non potete andare, perche’ ci sono le temibili “Gorge della Reina”, praticamente canalini pietrosi a tratti ripidissimi e con acqua.( io la prima volta sono andato giu’ un pezzo senza bici a vedere, poi son tornato velocemente su’, sono poi tornato una volta da sotto a piedi ed ho visto che la “Gorgia” e’ atrezzata di corde di acciaio, che non direi molto sicure, tantomeno con una mtb al seguito).
Prendete allora a sx, stando contro le pareti rocciose per traccia di sentiero, finche’ dette tracce non piegano a dx in discesa e vi portano ad un bel pianoro; scollinate a dx e raggiungete le “Gorge della Reina” (Cartello). Ora non vi resta che scendere per sentiero buono fino ad Entracque, Valdieri e ricongiungervi colle altre varianti attraversando il ponte sul GESSO.
–2° Variante—come variante 1 fin 100m sotto il passo del Van, dove prestate attenzione alle tacche rosse che deviano a dx, su un primo tratto un po’ esposto, ma che poi migliora un po’ e vi porta al “Passo Prato della Colla” 2615m. Qui il sentiero scollina prendendo a dx tra boschi di faggio e diviene subito molto bello e a quota 1400 raggiunge la sterrata che vi congiunge alla variante 3. (Che non vi venga in mente di scendere da altri posti, perche’ alla vostra sinistra per tutto il percorso, sentiero e sterrata, ci sono solo burroni e precipizi, che vedrete in tutta la loro serieta’ da piu’ sotto; infatti io, arrivato sotto, sono risalito sulla sterrata che va verso fontana fredda, cioe’ la fine dei burroni: essa termina dopo 1 km e non vi sono neanche tracce di sentieri). Seguite docilmente la sterrata sempre in discesa che vi porta a Valdieri, anzi, non andateci se proprio non dovete, ma pigliate la sterrata che sta al di qua del torrente e che vi riporta al bivio per Roaschia, Roccavione, Borgo, Cuneo.
–3° Variante—Alla fine della sterrata salite verso le “Rocce della Scregna” passando vicino al traliccio dell’elettrodotto, subito scorgerete una traccia di sentiero(non segnato) che divalla nel versante di Valdieri, ma che sta sempre attaccato ai piedi delle rocce , o al massimo qualche metro sotto. Assolutamente impossibile salire sulla mtb per almeno 1 ora. Piano piano con attenzione seguite questa traccia, senza lasciarvi prendere dalla tentazione di scendere in verticale con la speranza di trovarvi sul sentiero di sotto, molto bello: dovete continuare stando vicino alle rocce fino a quota 1600 m. ( Io a quota 1600 ho posato la mtb e sono salito su fino ad un colle, che suppongo fosse il Passo Giorsetti, ma non son sicuro: non c’erano cartelli, c’era nebbia, ma c’era il sentierino che scendeva di qua). Quindi continuate a costeggiare le rocce finche’ sotto di voi vedete una pietraia con tracce di sentiero che scendono e che vanno sempre sulla destra scendendo. In 15 minuti di sentiero ora migliore sarete alla sterrata, e vi ricongiungete con la variante 2.
- Cartografia:
- CARTOGUIDA 1 BLU EDIZ PARCO NAT.ALPI MARITTIME