Le quote indicate sono quelle riportate dalla Guida C.A.I.-T.C.I., anche se differiscono da alcune di quelle riportate sulla Carta Escursionista citata. E' verosimile che le quote della Carta siano più corrette, essendo questa più recente di quelle dalla quale sono dedotte quelle riportate sulla Guida. Però ho preferito fare riferimento a quest'ultima perché non tutti, ovviamente, utilizziamo le stesse carte escursionistiche.
L'itinerario descritto non presenta difficoltà tecniche però, in alcuni tratti, richiede esperienza, piede fermo e capacità di muoversi su terreni insidiosi. Da questa considerazione la decisione di inserirla come "alpinistica F". In effetti su Gulliver esiste la descrizione della prima parte, ovvero fino alla Penne Blanche. Però le difficoltà maggiori sono nel tratto successivo.
Dal Rifugio Sogno si attraversa il ponticello a monte e si segue una traccia di sentiero che volge a sinistra (indicazione “Ponton”). La traccia, dopo un lungo tratto con poca pendenza, inizia a salire ripida a svolte, raggiungendo una dorsale erbosa dietro la quale si trova il piccolo Lago Ponton, m. 2601. Salire al meglio in direzione di una ben visibile strada poderale che, dopo essere passata nei pressi di una casetta con meridiana, porta ad intercettare il sentiero 10d per il Colle d’Invergneux.
Questo sentiero compie alcuni lunghi diagonali e, con un ultimo strappo più ripido su terreno franoso, raggiunge il Colle, m. 2905 (da qui si ha una visione della prima parte di cresta, fino alla Penne Blanche). Salire tenendosi inizialmente sul lato destro (Grauson) della cresta, aggirando alcune piccole elevazioni della stessa. Ci si porta poi sul filo di cresta che si segue agevolmente e, dopo un torrione un po’ più ardito e la successiva lieve discesa, si raggiunge la Testa Vallonet, m. 3135.
Da questa, dapprima stando il più possibile sul crinale e successivamente sul lato Urtier, si raggiunge facilmente la sommità della Penne Blanche, m. 3254, cima più elevata della traversata. Da questa cime, proseguendo in direzione Ovest, si scende senza grossi problemi ad una sella (Col Coupée sulla Carta Escursionista, m. 3130 circa). Risalire ora in direzione della Punta Coupée.
Giunti poco sotto quella che pare essere la vetta, la si deve aggirare a sinistra (grosso ometto) seguendo facili cenge detritiche. Ci si porta così sotto la vera vetta della Punta Coupée, m. 3214, che si raggiunge salendo una brevissima cresta di blocchi abbastanza solidi (max I). Sempre procedendo verso Ovest-Sud-Ovest si segue la dorsale. Questa, ad un certo punto, scende molto ripidamente verso la selletta successiva.
Tenendosi leggermente verso sinistra si incontra dapprima una serie di rocce gradinate e poi, verso destra, una specie di diedro, piuttosto ripido anche se breve (I/II), che porta ai ghiaioni alla base del risalto. Dalla selletta (m. 3105 sulla Carta Escursionista) la successiva salita alla Testa Money non presenta particolari difficoltà, soprattutto tenendosi il più possibile sulla dorsale dove la roccia è decisamente migliore.
Raggiunta questa panoramicissima cima, m. 3130, si procede sempre stando sulla dorsale, ora in direzione Nord-Ovest. La cresta è relativamente ripida ma di roccia nel complesso abbastanza solida e, tra gradoni e cengette, si raggiunge la base di un’ulteriore elevazione senza nome (quotata m. 3022 sulla Carta Escursionista).
Risalirne facilmente la dorsale fino a raggiungerne praticamente la sommità.
Poiché la discesa sull’altro lato non sarebbe possibile senza l’uso della corda e qualche manovra di sicurezza, si deve volgere a sinistra. Scendere quindi per alcuni metri su ripido terreno detritico in moderata esposizione. Si raggiunge così una sorta di lastrone più solido con una larga fessura. Calarsi per un paio di metri (II-) fino a raggiungerne la base. Risalire ora verso destra un ripido ma facile e brevissimo risalto (I) che porta ad un collettino. Sull’altro versante si scende facilmente fino a raggiungere la dorsale che, senza più alcun problema conduce sulla sommità del Monte Creya, m. 3015, ultima cima della dorsale.
La discesa si può effettuare indifferentemente sia seguendo il sentiero 5 in direzione della Miniera Colonna sia con il sentiero 8c verso il Lago Money ed il Vallone del Grauson.
- Cartografia:
- L'Escursionista n.10: Valle di Cogne e Gran Paradiso 1:25.000
- Bibliografia:
- Guida C.A.I.-T.C.I.