
In inverni con abbondante innevamento il salto basale può essere completamente coperto e lo sviluppo è ridotto al salto superiore (65/70m).
1L: 55 m attaccare un muro rivolto verso valle (25m, 80/85° max, quindi piegare a sx su ghiaccio o neve più via via più appoggiata).Sosta su ghiaccio.
2L: 25 m trasferimento sullo scivolo di neve o ghiaccio (40°) fino alla base del salto principale. Sosta su ghiaccio.
3L: 35 m attaccare la colata senza percorso obbligato stando leggermente sulla dx fino a dove il muro si abbatte (85° max). Sosta su ghiaccio.
4L: 30 m superare obliquando verso sx la parte finale del salto (70/75°) fino dove questo si abbatte definitivamente nel canalone superiore. Sosta su ghiaccio.
Discesa: salire ancora una ventina di metri nel canalone quindi sulla dx (sx orografica) seguire un’esile cengia che esce dal colatoio e raggiunge una ripida rampa parallela alla cascata ma divergente verso il basso. Con una calata di 60 m si scende il primo tratto più ripido (lasciato cordino e maillon su larice). Il resto della rampa si può scendere a piedi (40°). Al suo termine si è nel canalone principale percorso durante l’avvicinamento una cinquantina di metri a monte dell’attacco. Si scende ora lungo il canalone (40°) e si torna alla base.
Volendo è possibile proseguire lungo il canale nevoso superiore che presenta ancora, dopo un centinaio di metri facili (40°) , un salto ghiacciato di altezza variabile a seconda dell’innevamento (grado 3). A questo punto ci si può calare (cordone su larice a sx) e tornare all’uscita della cascata oppure si prosegue per 150 m circa nel canalone fino a 2230m circa, quindi si esce e si traversa verso dx (faccia a monte) per ripidi pendi per una cinquantina di metri. Si raggiunge così un colletto da dove parte un ripido canalino (45° per 150m) che scende in quello principale percorso in salita per raggiunge l’attacco della cascata.
Se si vuole proseguire ancora il canale continua verso l’alto, si restringe progressivamente e termina sulla cresta est della Gran Gorgia ad uno stretto colletto a 2492m (450 m, 45/50°, possibili altri brevissimi salti in ghiaccio a 60°,AD-/AD). Dall’uscita, con scarso innevamento si segue comodamente la cresta erbosa (o nevosa) verso valle fino ad intercettare, nei pressi di un colletto a 1950 m il sentiero che collega l’Alpe Crosenna al Rif. Jervis, Seguendolo verso sx si torna a Crosenna. E’ anche possibile salire verso molte, raggiungere la cima della Gran Gorgia, quindi quella della Mait d’Aval e tornare nel vallone di Crosenna dal canalone NE (facile, 35°).
- Cartografia:
- IGC 1:25.000 n. 106
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