Parcheggio: senza innevamento, si può parcheggiare all’attacco del sentiero per il rifugio Remondino
Lasciata l’auto seguire il sentiero verso il rifugio Remondino per circa 300 metri di dislivello. Giunti in prossimità di una grande balza rocciosa posta a destra del sentiero risultano ben visibili quattro differenti colate, la più a sinistra è la cascata del Rif. Remondino (F. Barbero e L. Durbano 26/12/1989) a cui seguono due colate meno interessanti che in presenza di neve possono risultare coperte e in ultimo sulla destra un evidente goulotte molto incassata.
L1: (25m) si supera un primo basamento a 60°, si attacca la prima colonna per 10 metri (85°) fino ad arrivare ad un comodo terrazzino. Attaccare il secondo muretto per 6 metri (85°) con uscita delicata in un piccolo diedro. Sosta su ghiaccio.
L2: (25m) attaccare il muro verticale (10 m) che presenta ghiaccio sottile ed attaccato alla roccia sulla sinistra di una caratteristica grotta., ribaltamento verso destra non banale (ghiaccio sottile) continuare per altri 10 metri con pendenza decrescente 80°-75°-60°. Sosta su spuntoni.
L3: (40m) continuare per 10 m nella gorgia molto stretta per attaccare il ghiaccio, salire il risalto 65°-70° fino al masso incastrato. Sostare su ghiaccio.
L4: (50m)la goulotte continua molto incassata formando una esse con risalti di ghiaccio 65°-70° (passagggi singoli) sfociando in un canale un po’ più ampio. Sostare su ghiaccio dove la colata si divide in due rami
L5 ramo di destra: (60 m) sulla destra salendo risalire la colata con pendenza crescente 60°-75°- 80° uscita non banale, ma facilitata dalla presenza di alcuni alberi. Tiro che permette di uscire dalle difficoltà e poter ridiscendere alla base della cascata seguendo i canali laterali meno inclinati.
L5 ramo di sinistra: (40 m) risalire la gorgia ce torna a restringersi con risalto a 60° fino alla base di un risalto verticale . Sosta su ghiaccio o su spuntoni.
L6:(30m) attaccare direttamente il risalto (3m) proseguire in un diedro ghiacciato 60°-75°- 90° (6m) prestare attenzione al ghiaccio effimero e all’uscita su roccia difficilmente proteggibile. Sosta su ghiaccio
L7:(30m) primo salto di 6 metri (85°) con un masso aggirabile sulla sinistra per poi raggiungere un terrazzino. Evidenti candele superabili con passi di misto per circa 3 metri (90°). Inserito chiodo da roccia nella fessura a destra della colata in quanto risulta impossibile utilizzare chiodi da ghiaccio. Uscita delicata su ghiaccio sottile e sfasciumi di roccia. Sosta su ghiaccio.
L8:(35m)sulla sinistra salendo è possibile uscire dalle difficoltà sui prati sommitali, a destra invece risalire i salti di ghiaccio via via più ripidi 60°-75°- 80° fino a sostare su ghiaccio sotto l’enorme roccione che ostruisce la gorgia.
L9:(25m)aggirare l’enorme roccione sulla destra su ghiaccio sottile (70°) fino ad arrivare ad un diedro difficilmente proteggibile con difficile ribaltamento. Sosta su ghiaccio
L10:(45m)continuare nel canale su ghiaccio con pendenze tra i 60°e 65° fino ad un ultimo risalto a 75°-85° (7 metri). Sosta su ghiaccio alla fine delle difficoltà (quota circa 2360m) .
Discesa:
Alla fine delle difficoltà piegare a sinistra, ridiscendere per una ventina di metri e seguire delle ampie cenge che riportano al sentiero del rifugio Remondino, da qui in circa 25 minuti si ritorna alla base della cascata.