Itinerario che in più punti richiede neve assestata. Se in buone condizioni la salita fino alla Cima delle Vallette non presenta particolari problemi ed è fattibile con le racchette, per il pendio del Gran Pelà invece potrebbero tornare utili i ramponi (che è comunque bene avere con sè).
Possibilità, per chi lo desidera, di salire anche la Cima Ciantiplagna (prima di proseguire alla Cima delle Vallette) aggiungendo quasi 200 m di dislivello.
Da Frais si risale lungo la stradina fino alle ultime abitazioni, quindi si prosegue lungo la strada nel bosco fino ad una radura dopo poche decine di metri. Qui si attraversa il bel prato in direzione sud, rientrando brevemente in un tratto boscoso nei pressi di una vasca dell’acquedotto, per poi piegare leggermente verso sud-est seguendo il corso di un ruscello (se visibile) sino ad una seconda ampia radura, che precede gli alpeggi della Bergeria Soubeirand 1695 m. Volendo è anche possibile seguire integralmente la strada (si allunga un po’) passando accanto alla località Carbonella, ed al successivo bivio tenere la sinistra, sino a giungere alle sopra citate Bergerie.
Qui si imbocca l’evidente stretto vallone in direzione sud, che con una sorta di toboga nel bosco, con buona pendenza dà accesso ad una graziosa conca sotto le pendici della Cima Ciantiplagna, qui si trova una piccola baita. Si attraversa il pianoro piegando a destra seguendo l’andamento della valletta, restando a debita distanza dai ripidi pendii di sinistra; la valletta si restringe nuovamente, e tramite un pendio fra i larici, si punta ad un colletto posto sulla cresta di Naia a circa 2200 m, che si raggiunge con uno strappo più ripido. Ora si percorre la boscosa Cresta di Naia. sempre con buona pendenza, dapprima nell’ultimo tratto di lariceto, e poi per terreno più aperto, avendo davanti a sè la Cima delle Vallette, che però non va raggiunta direttamente, ma si deve affrontare un traverso verso sinistra non appena il terreno spiana; ci si sposta quindi in un avvallamento che con pendenza dolce conduce al Colle delle Vallette 2551 m, presente una casermetta. Da qui si segue in direzione ovest, passando sul versante Val Chisone, l’ampio pendio-canalone che conduce alla Cima delle Vallette 2743 m, croce di vetta, senza particolari difficoltà.
Per proseguire verso il Gran Pelà, si scende un ampio e dolce pendio che ha origine proprio dalla cima, sempre sul versante Val Chisone, raggiungendo rapidamente il Col Creux 2556 m (palina), ubicato alla testata del Vallon Creux fra il Gran Pelà e la Cima delle Vallette.
Da qui si hanno due possibilità:
1. si compie un traverso ascendente sul pendio sud-est del Gran Pelà, traverso che con le racchette può risultare scomodo, sino a raggiungere una sella pianeggiante poco a sinistra della cima rocciosa con la croce metallica. Da qui facilmente in cima, dato che il versante opposto della montagna è costituito da un’ampia spianata erbosa.
2. si sale direttamente il pendio est, scegliendo il tracciato più consono in base alle condizioni di innevamento; il pendio è piuttosto ripido, va affrontato con neve assestata ed eventualmente con i ramponi. Salito il pendio si arriva alla base del castelletto roccioso, che va aggirato a destra, portandosi sul versante opposto della montagna, ampia spianata erbosa e da qui comodamente alla croce di vetta 2692 m.
Ora se non si vuole ritornare dal percorso di andata (con conseguente risalita alla Cima delle Vallette), si scende sempre più ripidamente sulla caserma del Gran Serin e da queste effettuare un lunghissimo traverso discendente verso dx (NE) puntando idealmente al citato colletto della cresta di Naia (alcuni tratti piuttosto ripidi). Immettersi così nella Comba Scura per proseguire preferibilmente sul lato sx idrografico del rio (che non va attraversato) fino a intercettare la strada del Gran Serin e poi a Frais, chiudendo così l’anello.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.3 Val di Susa Val Cenischia Rocciamelone Val Chisone