Possibilità di percorrere un giro ad anello con la discesa dal Vallone d’Orgials.
Si risale il vallone superando la Diga di Riofreddo, per proseguire sino al termine dell’asfalto, dove si lascia l’auto in un ampio spiazzo nei pressi di una baita di recente costruzione, oppure lungo gli spazi a bordo strada poco oltre. Dopo 200 m c’è comunque un divieto di transito.
Dal parcheggio del Vallone di Rio Freddo 1535 m si prosegue sulla strada sterrata che conduce al Rifugio Malinvern, si tralascia un primo bivio sulla destra (poco evidente) che porta ai laghi Nero e Martel, per continuare ancora per alcune centinaia di metri, superando un ponticello, oltre il quale sulla destra ha inizio il sentiero (palina) per i laghi dell’Aver e Colle dei Morti.
Si sale subito in maniera sostenuta nel bosco di conifere, proseguendo poi sul lato sinistro della stretta valletta rispetto al corso del torrente emissario dei laghi. Il sentiero non è particolarmente curato ma è comunque facile e redditizio per la pendenza.
Usciti dal bosco si deve attraversare il corso d’acqua (non vi è né ponte né passerella, con molta acqua può causare qualche problema); si riprende subito a salire sulla sponda opposta, sentiero che si perde un po’ nella vegetazione, ma presto si arriva alla splendida conca del Lago Inferiore dell’Aver 2136 m. Si costeggia il lago sulla destra, al culmine del quale nei pressi dell’immissario una palina indicatrice segna il sentiero di sinistra per il Colle dei Morti, tralasciando quindi quello che prosegue al lago superiore dell’Aver.
Attraversati due ruscelli ci si alza in diagonale verso sinistra rispetto alla conca del lago, poi una lieve discesa per aggirare un costone roccioso, e quindi il sentiero diventa man mano una bella (purtroppo abbandonata) mulattiera militare a tratti in ottimo stato, imboccando la valletta laterale che culmina con il Colle dei Morti, ben visibile in fondo. Dapprima con un lungo rettilineo e poi con una serie di tornantini più ripidi, si giunge al colle dei Morti 2477 m.
Ora si volge a sinistra (SE) e si comincia a salire seguendo il filo di cresta superando una breve fascia di roccette accatastate (si passa a fianco di una specie di truna rocciosa), che si alternano a zone più detritiche dove compare una traccia di sentiero. su grossi massi accatastati e qualche traccia di sentiero.
Dopo circa metà della salita, per evitare una fascia di pietrame abbastanza caotica ci si sposta progressivamente verso destra al centro del pendio che si origina dalla vetta; alternando zone pietrose a tratti di sentiero di terriccio e sfasciumi, si giunge in vetta (croce lignea piuttosto malandata).
Per la discesa, oltre a percorrere a ritroso il sentiero dell’andata, ci sono alcune possibilità di percorrere un giro ad anello.
1.Dalla cima si percorre la cresta verso sud, in direzione del Passo d’Orgials, seguendo alcuni ometti, dapprima sul filo di cresta, poi per superare una zona più rocciosa ed affilata ci si abbassa sul lato Rio Freddo, finchè il costone diventa di nuovo ampio e prevalentemente erboso, sino a giungere al Passo d’Orgials 2600 m (breve deviazione per toccare la Cima d’Orgials). Dal colle a sinistra inizia la lunga discesa nell’omonimo vallone, giungendo ai Laghi d’Orgials 2325 m. Qui una bella mulattiera scende rapida con numerosi tornanti nel pendio erboso, sino ad una conca acquitrinosa con un laghetto, nella zona dei ruderi delle Grange Segnassa. Si scende quindi superando una zona di rocce montonate per poi inoltrarsi nel bosco a monte del Rifugio Malinvern- Città di Ceva 1836 m. Da qui percorrendo la stradina sterrata del fondovalle, si ritorna al parcheggio.
2.Una volta ritornati al Lago Inferiore dell’Aver, si sale al Lago Superiore 2330 m, per poi proseguire verso la valletta parallela in discesa dove si incontreranno il Lago Martel ed il Lago Nero, per poi scendere dal sentiero che riporterà nel Vallone di Rio Freddo.
- Cartografia:
- Carta Senteiri e Rifugi IGC 1:25.000 n. 112 Valle Stura Viandio Argentera