Per la cima della Valletta Piccola e per la discesa nel canalone erboso sottostante non ci sono tracce, occorre buona visibilità per non finire su ripidi pendii di erba olina.
Da San Giacomo, superato il ponte, si segue la strada asfaltata con scorciatoie nel bosco che porta rapidamente alla ex casa di Caccia ora colonia estiva (fontana). Si continua a monte seguendo la carrareccia che si inoltra nel bosco, con alcuni tornanti evitabili con buone scorciatoie, sino ad uscire dal bosco ad un colletto che precede una lieve discesa nei pressi del Gias del Rasur, accedendo così alla lunga conca pascoliva del Pra del Rasour 1430 m. Quando termina la stradina, non oltrepassare il ponte ma proseguire a sinistra in salita (cartelli segnaletici per Colle e Lago Vej del Bouc) nei pressi dei ruderi del Gias del Vej del Bouc Sottano. Si entra in salita in una breve fascia boscosa che poi lascia spazio ad un panoramico percorso sempre con buona pendenza per prati, con una serie di tornanti e poi un lungo traverso sino a raggiungere un bivio nei pressi dell’emissario del lago (ancora non visibile). Proseguire a sinistra (indicazioni Passo di Monte Carbonè e Colle del Vej del Bouc) anche se una breve deviazione a destra per raggiungere il lago 2054 m è molto consigliata.
si continua quindi in salita ignorando poi subito il sentiero per il Passo di Monte Carbonè ed iniziando un lunghissimo traverso a mezza costa in direzione dell’evidente colle sullo sfondo. Si costeggia dall’alto il bellissimo lago, e a parte un breve tratto leggermente franato, il sentiero è molto buono e porta sotto il ripido pendio erboso sottostante il colle. Qui una serie di serpentine consente di raggiungere il panoramico Colle del Vej del Bouc 2620 m, con sotto una piccola casermetta utile come riparo d’emergenza.
Si abbandonano i sentieri per deviare a sinistra, salendo il crinale inizialmente erboso, poi con una prima fascia di affioramenti rocciosi che si superano direttamente. Oltre, quando la cresta diviene più rocciosa una discreta traccia di sentiero a sinistra taglia il versante della montagna consentendo una progressione abbastanza comoda (attenzione solo all’erba olina ed al sentiero non molto marcato a tratti). Terminato il traverso la traccia invita a riguadagnare il filo di cresta in un punto ora più agevole, a breve distanza dalla quota 2728 m (chiamata localmente Punta del Vej del Bouc).
Ora si fronte verso ovest si ha la mole della Cima della Valletta Grande ormai vicina. Si percorre una depressione sino alla base del facile crestone che senza particolari ostacoli conduce sulla cima (ometto di pietre ed alcuni paletti di legno).
Ora per continuare l’anello, si scende sul facile crestone costituito da pietrame di dimensioni medio/piccole toccando poi la quota 2748 m. Conviene sempre rimanere sul filo della cresta per evitare di dover attraversare le insidiose pietraie poco sotto. Dalla suddetta quota con un tratto di salita più faticoso tra pietrame ed erba si arriva sulla Cima della Valletta Piccola 2787 m.
Per la discesa, evitando di ritornare a ritroso con le conseguenti risalite alla Cima della Valletta Grande, è possibile scendere nella cosiddetta Valletta compresa tra le due cime. Il percorso non è difficile ma richiede buona visibilità e capacità di scelta dei passaggi migliori per evitare pendii erbosi eccessivamente scoscesi. Dalla Cima della Valletta Piccola si segue una traccia che percorre il costone sud fino ad un piccolo terrazzo erboso, dal quale si torna indietro a mezza costa verso la Cima della Valletta Grande fino ad incontrare una colata di pietre. Qui si scende a vista il pendio erboso-terroso sottostante, stando sempre a destra della pietraia, sino a raggiungere un bel ripiano di erba e rocce montonate (molti animali in zona). Si prosegue seguendo il corso della valletta spostandosi a destra progressivamente per poi riprendere la discesa nuovamente più ripida, sino a raggiungere un canalino di pietrame ed erba: questo va considerato come il confine da non oltrepassare verso destra per evitare zone più ripide. Quindi si prosegue a zig zag cercando il percorso migliore, spostandosi a sinistra leggermente sino ad incontrare il sentiero percorso in andata (visibile già dall’alto).
Una volta raggiunto si segue il tragitto già noto fino a San Giacomo.
- Cartografia:
- IGC 1:50000 Alpi Marittime e Liguri
- Bibliografia:
- In Cima Marittime II