La salita alla cima è priva di sentiero ma non presenta nessuna difficoltà, se non per la forte pendenza degli ultimi 200 m. Cima non particolarmente frequentata ma che offre un bel panorama.
Da Lillaz seguire il segnavia Alta Via n.2 verso la Finestra di Champorcher oltre che seguendo le indicazioni per Bardoney e Lago di Loie.
Inizialmente si sale in buona pendenza incrociando un paio di volte la strada che conduce nel vallone dell’Urtier; in seguito si passa sopra la falesia di Lillaz e quindi il percorso diventa molto più dolce e segue il corso del torrente Urtier.
Si raggiunge un pianoro con delle baite e dopo un tratto pianeggiante si arriva ad un ponte che va attraversato, nei pressi di una piccola centrale idroelettrica.
Si prosegue nel fresco lariceto, alternando strappetti a tratti più dolci, costeggiando dall’alto (non visibile) il torrente Bardoney con il rumore delle sue cascate.
Si esce dal bosco in corrispondenza di un colletto e di un bivio a 2150 m circa. Qui si abbandona l’Alta Via e si prosegue a destra per Bardoney e Lago di Loie, seguendo il corso del vallone principale. Si scorge invece, a sinistra dall’altro lato del torrente il Casotto del Parco PNGP che non andrà raggiunto.
Poco dopo il vallone si apre decisamente, e si arriva alla piana erbosa con l’Alpe di Bardoney; poco prima di raggiungerla (è comunque una breve deviazione), si continua a destra per il sentiero che sale un dosso e poi aggira con ampio semicerchio la zona acquitrinosa del Plan des Goilles (volendo da qui, continuando a destra, si può salire il panoramico cucuzzolo della Tete des Goilles 2367 m.
Si riprende a salire in modo più marcato, per raggiungere un colletto alla base della cresta est della Cima della Valletta di Bardoney. Ora si continua a mezza costa sul bel sentiero, con lievi saliscendi, sino ad un secondo colletto a quota 2396 m che si affaccia sul sottostante Lago di Loie 2346 m.
A questo punto si abbandona il sentiero che scende al lago, percorrendo a sinistra la dorsale che ha origine dagli evidenti torrioni rocciosi sotto la Cima della Valletta di Bardoney. Senza sentiero se non seguendo i pochi ometti, si risale questa dorsale fino a poco prima della barriera rocciosa, dove ometti più numerosi ed una vaga traccia invitano di proseguire a destra, aggirando da sotto questi pinnacoli attraversando alcune fasce di pietrame non problematiche. Terminata la pietraia si ha una breve fascia di detriti di colore rossastro che va salita fino al colletto erboso sovrastante.
A questo punto non resta che salire la ripida dorsale sud-est che condurrà in cima: non c’è alcun sentiero, si sale per zolle erbose nella prima metà (rari ometti) e poi superando alcune modeste placche rocciose e fasce di pietrame; qui conviene restare un po’ più sulla destra del pendio, dove si hanno più terrazzi che offrono una salita meno faticosa. In cima è presente un piccolo ometto di pietre.
Per la discesa, tornati alla base del pendio erboso, si scende direttamente il canalone che punta al Lago di Loie, sfruttando le zone di detrito più fine che poi lasciano spazio ad erba e pietrame. Rapidamente e senza difficoltà eccoci arrivati al Lago di Loie 2346 m.
Dal lago si segue il sentiero n.12 per Lillaz, che rapidamente perde quota toccando i ruderi di Loie 2217 m, quindi entra nel bosco di larici. Il percorso di discesa è un po’ monotono e con numerose serpentine nel bosco riporta al paese: consigliabile seguire la deviazione di destra che permette di vedere da vicino le bellissime cascate di Lillaz.