Accesso in auto:
Paneveggio (1515 m), raggiungibile dall'uscita di Egna-Ora della A22 del Brennero attraverso la Valle di Fiemme; giunti a Predazzo, si risale la Val Travignolo verso il Passo Rolle fino a superare il grande bacino artificiale, raggiungendo l'abitato presso cui sorge un museo naturalistico del Parco Naturale. Proseguendo verso il Rolle, si devia quasi subito a sinistra per il Passo di Valles, lasciando l'auto in località Pian dei Casoni (1693 m), presso un parcheggio (gratuito) sulla destra (indicazioni per la Val Venegia).
Si segue la larga forestale che prende a risalire, di fianco al torrente, la pittoresca Val Venegia. Si raggiunge comunque l’ampia spianata pascoliva in vista della Catena Settentrionale delle Pale dove, in alto a sinistra, sorge il grande fabbricato dell’Agritur Malga Venegia (1778 m).
Si sale dunque alla malga per un sentierino lastricato, e si prosegue sui pendii erbosi retrostanti. Risalito un primo tratto boschivo, gli alberi si diradano per lasciare il posto ad ampi pendii pascolivi.
Si esce sui ripiani superiori della valletta, racchiusa fra i costoni della Cima di Valles e della Cima Cadalora e si raggiunge l’ampia, verdeggiante insellatura della Forcella Venegia (2217 m,). Da qui, seguendo per evidenti tracce la ripida ed erbosa cresta sulla sinistra, si raggiunge facilmente la croce sulla cima di Vallès (o Venegia, 2305 m.
Tornati alla Forcella Venegia,(dove giunge anche il sentiero 751 proveniente dal vicino Passo di Valles) si prosegue lungo la comoda cresta erbosa. Un primo tratto piuttosto ripido fa guadagnare una anticima erbosa di Cima Cadalora.
Alcuni saliscendi sul filo di cresta fanno guadagnare una insospettabile valletta erbosa, dove giace un piccolo pittoresco laghetto. Da qui è possibile raggiungere per ripidi prati la vetta di Cima Cadalora (2313 m).
Proseguendo lungo la ben marcata traccia, con frequenti saliscendi, si aggira uno sperone roccioso e si raggiunge l’ampio anfiteatro carsico alla base della più massiccia Cima della Venegiota. Aggiratone lo scosceso versante occidentale, si raggiunge una zona di grandi massi, da dove il fianco della montagna appare più vulnerabile.
Rimontando una serie di rettilinei e poco accentuati canalini, si raggiunge il vasto tavolato superiore, costituito da erba e caratteristiche rocce fratturate: seguendo una delle numerose tracce, si punta all’evidente cima, che si raggiunge facilmente e sulla quale sorge un grosso ometto di pietre (2401 m). Bel panorama sull’impressionante ,ciclopica e vicinissima muraglia del Mulaz.
Seguendo la cresta verso Sud-Est, si incontra presto un largo canale erboso che, seppur ripidissimo, consente una veloce calata sul sentiero sottostante. Aggirato un ultimo costoncino, si raggiunge infine lo stretto intaglio del Passo della Venegiota (2303 m), aperto fra la cima omonima ed i rocciosi contrafforti del Mulaz. Abbandonato il segnavia n° 751, diretto al Rifugio Mulaz, si scende a destra per un sentierino ben segnato. Si scende per gli ampi pascoli del Vallon della Venegiota, si superano alcune piccole pozze e, più in basso, si rasentano i ghiaioni alla base del Mulaz. Raggiunti i primi larici, ci si innesta sul marcato sentiero n° 749 presso un grande albero (2034 m): lo si segue verso sinistra, si tagliano i ripidi pendii boscosi ed un paio di tumultuosi rii e, con ultima ripida discesa, si raggiunge l’ampia carrareccia della Val Venegia, presso la stazione a valle della teleferica del Rifugio Mulaz. Scendendo ora verso destra, si oltrepassa la vicina bella Malga Venegiota (1824 m,) e con comodo percorso quasi pianeggiante si ritorna alla Malga Venegia ed al Pian dei Casoni (dalla Malga Venegiota).