Gita d’ambiente più per visitare posti inediti e poco frequentati, specialmente per neve, la quale copre le immense ed immani pietraie e ghiaioni che caratterizzano il dolomitico paesaggio estivo. Il Torrione di Valle Stretta Occidentale offre l’opportunità di un interessante giro ad anello dal dislivello contenuto ma dal tipo di percorso dove non ci si annoia mai.
Percorso da intraprendere con condizioni di neve assolutamente sicure, specialmente per la discesa del canale SE che si intraprende già a tarda ora e la discesa dal ripido pendio N della Punta Muratiere. Il terreno delle combe che tagliano verticalmente il tratto compreso tra la base e i Pian d’Enfourant e di Miglia, vista la natura del terreno, è molto insidioso e pericoloso. Per questo motivo si deve percorrere il Pian di Miglia per intero fino alla Punta Muratiere e scendere dal suo versante N che è parte della variante via scialpinistica che dal Rif. 3° Alpini sale al Col de l’Etroite du Vallon.
E’ anche possibile la via scialpinistica segnata sulla IGN 3535OT che taglia con un traverso all’altezza del bordo della Comba di Miglia il versante N della Punta Muratiera. Nel caso fosse già tracciato il GR 5-57 fino al Col di Thures, si può scendere da li. Gita riservata a chi si sappia muovere in ambienti molto ripidi ed impervi. Picca ramponi e casco
Salita: dalle Grange di Valle Stretta si prosegue lungo la carrozzabile di Valle Stretta e, raggiunte le baite successive, recuperare la strada dove, guadato il Rio dell’Enfourant si prende un sentiero sulla sua sinistra idrografica fino alla presa dell’acquedotto dove pochi metri prima si attraversa il rio.
Si risale la sponda opposta fino alla biforcazione della gorgia. Si tiene il ramo di sinistra (salendo) e si sale fino ad un ripiano a quota 2000 dove sul suo fondo compare un canale che dovrebbe sbucare su al Pian d’Enfourant ma che non ho percorso per troppa neve sfondosa.
Si risale un ripido pendio a sinistra e si raggiunge il crestone spartiacque in prossimità di un vecchio albero abbattuto. Si risale il crestone boscoso molto ripido (un po’ di antipatico boschismo) stando sul suo filo, fino alla fine del bosco dove poi diventa pendio di pini radi e quindi si sbuca sul Pian d’Enfourant sulla sua sinistra orografica 2225 m ca. Da qui diventa visibile in fondo il conoide che sparisce a sinistra, originando il canale N, compreso fra Il Torrione di Valle Stretta Occidentale e la Rocca Piana.
Si risalgono i dolci pendii fino al conoide e poi il canale N. A metà canale si superano sulla destra una fila di gendarmi, in tutto circa 250m a 30° o poco più fino al Colletto dei Torrioni 2680m. Raggiunto il colletto si gira a sinistra superando un dosso che va ad esaurirsi contro il breve torrione finale che si risale facilmente con un breve traverso e poi nel camino fino alla cima del Torrione di Valle Stretta Occidentale.
Discesa:
dalla sella del Colletto dei Torrioni si imbocca l’ampio imbuto verso SE che si restringe a canale, compreso tra i Torrioni di Valle Stretta e la Punta del Segnale, calandosi nell’ampio Piano di Miglia 250 m 35-40° (occhio al repentino cambio di pendenza tra l’imbuto ed il canale che potrebbe nascondere accumuli). Il cambio di pendenza è meglio scenderlo sul lato destro (scendendo) a sinistra delle roccette per poi spostarsi progressivamente verso il centro del canale, passando a destra dell’isolato dente roccioso.
Senza perdere troppo dislivello, restando un po’ in alto, percorrere verso SE il Pian di Miglia in direzione della Punta Muratiere (2379 m), raggiunta la quale, si discende in direzione N la sua ripidissima dorsale, inizialmente di radi pini, che costituisce il bordo destro orografico della Combe de la Miglia. Si prosegue la discesa sempre piuttosto ripida fino ad intercettare il sentiero GR 5-57 proveniente dal Col di Thures, percorso il quale si arriva al Rif. 3° Alpini chiudendo l’anello. Oppure seguire le altre varianti di discesa descritte nelle note tecniche.
- Cartografia:
- IGC 104 Bardonecchia Monte Thabor Sauze d'Oulx - IGN 3535OT Nevache Mont Thabor