Si prosegue a piedi fino al rifugio Baita Monzoni dove si va a destra (indicazioni bivacco Zeni) nel bosco fino a ricongiungersi con il sentiero che parte dall’albergo Soldanella.
Si sale ora decisamente (qualche cavo su una placca bagnata) fino a raggiungere il bivacco posto in un magnifico anfiteatro roccioso. Inizia ora la ferrata con una traversata facile ma esposta che taglia la parete del Sass Aut per poi proseguire con una risalita su sentiero inframmezzata da alcuni passaggi ferrati, generalmente facili. Si raggiunge così una forcella che permette di raggiungere facilmente la cresta Sass Aut-Sasso delle Dodici.
Quest’ultima cima viene facilmente raggiunta con breve deviazione a destra (2443 m). Ritornati sui propri passi si prosegue su cenge assicurate fino alla cima prativa del Sass Aut (2555 m).
Si giunge a questo punto al tratto caratteristico della via, la discesa in un canalone ripido e con fondo friabile (cavi sulla parete destra) fino al Buco del Diavolo, tunnel naturale formato da massi incastrati. Si prosegue ora assicurati sulla parete sinistra fino alla fine delle assicurazioni. Si esce dal canalone a sinistra in ripida risalita su fondo friabile, si supera un circo detritico per poi dirigersi a sinistra a raggiungere un’insellatura da cui in breve si raggiunge la croce della Punta Vallaccia (2637 metri).
Tornati sui propri passi, si scende in direzione della visibile forcella Costella per poi proseguire addossati alla pareti della Vallaccia fino a raggiungere il bivio per il Sasso delle Undici (2550 m), cima che si raggiunge in circa 20′ e da cui si può ammirare il percorso effettuato. ridiscesi, si prosegue sull’evidente sentiero che supera il Rifugio Vallaccia per poi convergere sulla strada che ci riporta al punto di partenza (tempo complessivo: 7-8 ore).