Si prende la mulattiera che porta agevolmente fino al Piano del Valasco (1763 m, h 1,15), da sinistra a destra: Cima di Valcuca (2605 m), Testa di Tablasses (2851 m), Testa del Claus (2889 m), Testa del Malinvern (2939 m), Cima Sud di Valrossa (2797 m), Monte Matto (3097 m).
Si abbandona a questo punto la mulattiera e si superano le acque del rio su un robusto ponticello di legno: un bel sentiero erboso supera un boschetto di splendidi larici e raggiunge un prefabbricato metallico verde (privato). Oltre la costruzione, si rintraccia la sede di una vecchia mulattiera di caccia che rientra nel bosco: trascurata subito una diramazione a sinistra, la mulattiera prosegue in leggera discesa fra radi alberi, fino ad un vasto prato con muretti a secco, dove sembra perdersi. La si rintraccia a sinistra, dove inizia a risalire con lunghi e regolari tornanti il pendio erboso a sinistra della forra formata dal Rio di Valcuca: in alto a destra domina l’omonima cima.
La mulattiera appare in evidente stato di abbandono, e nei tratti franati ripide tracce permettono di tagliare i tornanti originali, oramai andati perduti. Più in alto, la mulattiera scompare del tutto, diventando esile sentierino che, con salita sempre più erta, fa guadagnare velocemente quota. Appoggiandosi a sinistra, la traccia supera una facile placchetta rocciosa, poi monta su di un costone boscoso che risale più o meno sul filo (belle vedute sul Piano del Valasco e sul Monte Matto). In uno splendido bosco di larici la traccia guadagna ancora quota, fino ad uscire in una breve, ripida valletta erbosa: le tracce risalgono la valletta, fra erba e grandi massi, fino ad una poco accentuata selletta erbosa, che si affaccia sulla splendida, solitaria conca in cui giace il Lago di Valcuca (2180 m, h 1,15 dal Piano del Valasco).Ritorno per la stessa via in h 1,45.
NOTA: Escursione da farsi esclusivamente con tempo buono e senza pericolo di nebbie e/o neve sul percorso poiche il sentiero si perde continuamente e c’è il rischio reale di perdersi.
Non salire per il torrente a sinistra poichè non và al lago, comunque pericoloso la risalita per presenza di ghiaccio se in stagione fredda.
Attenzione alla discesa: ad un certo punto il sentiero svolta a sinistra in una specie di trivio, se andate dritti finite su un precipizio…
Ripeto la raccomandazione di non salire con neve se non conoscete perfettamente il percorso: il richio di sbagliare continuamente strada e di finire al ritorno sul precipizio è oggettivo.
Scrivo queste note per esperienza personale e per mettere in guardia tutti, in estate invece è una facile escursione, se escludiamo la difficoltà della salita dalla piana.