Le dolci praterie del versante francese contrastano nettamente con il ripido e scosceso versante italiano.
Il giro richiede un grande impegno fisico e molta voglia di spingere la bici in salita. Tutte le salite sono poco pedalabili e particolarmente lunga e impegnativa è quella che risale la comba dell'Urina.
Per contro le tre discese sono spettacolari,varie e completamente ciclabili.
Se fatta in senso inverso a quello descritto le salite risulterebbero più agevoli ma le discese diventerebbero meno interessanti e soprattutto molto meno ciclabili.
Nel periodo estivo la sterrata Villanova-Prà è percorribile solo dopo aver pagato un tagliando (costo euro 5)che si può ritirare presso la trattoria Villanova e solo in determinate fasce orarie(salita dalle 8,30 alle 10,30 - discesa dalle 16 alle 17).
In alternativa si può salire in bici da Villanova ma occorre considerare un maggior dislivello sul giro di 500 m circa.
Da Villanova si sale lungo la strada sterrata, con tratti abbastanza ripidi, che conduce al Rifugio Jervis alla Conca del Prà. Dalla conca del Prà si segue la sterrata che con un ampio giro raggiunge il rifugio Jervis alle cui spalle comincia la dura salita che permette di raggiungere il colle dell’Urina. Il primo tratto è ripido ma si spinge abbastanza agevolmente,segue un traverso a tratti ciclabile ed una parte finale che, per la natura del terreno, rende necessario portare a spalle la bici.
Dal colle si perde quota sul versante francese per un sentiero veloce e privo di ostacoli (qualche pietra solo nel primissimo tratto). Dopo ca. 300 m di dislivello, prima di raggiungere le bergerie sous Roche, si prende a sinistra il sentiero (indicazioni Colette de Gilly) che, dopo aver attraversato il torrente, effettua un lungo traverso in buona parte ciclabile fino ad un secondo bivio dove occorre continuare ancora a sinistra e con una breve risalita si raggiunge il valico della Colette de Gilly (2366 m).
Dal valico si individua, poco a monte dello stesso, il sentiero GR58 che scende a Ristolas. La prima parte scorre veloce nei pressi delle piste da sci, poi perde lentamente quota con lunghi traversi. Nell’ultima parte il percorso si fa più tecnico ma sempre perfettamente ciclabile ed una serie infinita di tornanti depositano a Ristolas.
Da Ristolas, per strada asfaltata, si sale a La Monta e appena oltre si reperisce sulla sinistra il sentiero GR58C che sale al Col Lacroix. La prima parte obbliga a spingere la bici poi il percorso diventa a tratti ben pedalabile ed in breve si raggiunge il valico.
Da qui inizia l’ultima discesa che, con percorso tecnico e e spettacolare (attenzione ad alcuni tratti un po esposti), deposita nei pressi del rifugio Jervis e quindi si torna all’auto, volendo anzichè la strada si può percorrere il sentiero sulla destra idrografica del torrente Pellice.
- Cartografia:
- Fraternali 7 - IGN 3637 OT