Dalla borgata Fucina, prendere il sentiero che risale alla Chiesetta di S. M. Maddalena e Vergine Addolorata, e poco oltre giunge sul tornante della strada asfaltata, risale dal lato opposto, si lascia a destra il borgo Galenca, si superano tre piloni, giungendo un vasto pianoro erboso, si incrocia e si supera un sentiero-canale di irrigazione e si continua a seguire il tracciato dell’antica mulattiera ed in breve si giunge ad un canalino dove diventa impraticabile proseguire; si piega a destra e si risale nel bosco più pulito, pressoché in verticale ed in breve si giunge sulla strada asfaltata, che si segue fino alla curva del tornante, si prosegue pianeggiante nel bosco in direzione di un paio di case isolate. Salire dietro le case nel bosco in modo pressoché verticale ed in breve si raggiunge la borgata Serlone; da questa, su strada asfaltata, su raggiunge la borgata Gavie, attraversare la borgata Gavie, seguire la mulattiera che dopo aver passato il ponte sul Rio Cambrelle, sale alla borgata Molera, salendo a destra della Chiesetta di S. Antonio, per prati si raggiungono le baite dell’Alpe Piantaià, m. 1220 circa; salire dietro le baite su prato, puntando a sinistra un rudere di baita, raggiuntolo si segue una traccia che si alza a destra e raggiunge alcuna betulle, poi svolta a sinistra e si alza al limite del bosco di conifere e con un piego a destra si addentra nel bosco , lo risale ed esce dal bosco all’inizio dei prati dell’Alpe Ciavanis, un paio di ometti su dei resti di ruderi. Dal Ciavanis si prosegue a vista per l’Alpe Uja, giunti di fronte alle baite, piegare a destra e raggiungere la sommità del cucuzzolo che rappresenta la Punta Uja o Övvia. Discesa sullo stesso percorso di salita.
- Cartografia:
- Carta dei Sentieri n° 15, L'Escursionista Editore
- Bibliografia:
- GUIDA SCI-ALPINISTICA DEL CANAVESE III Edizione