Sulla cartina il sentiero è segnato che passa più in basso della Torre di Ubàga, invece passa sopra sul crinale. Il sentiero è segnato bene, ma dove è stato fatto il taglio del bosco son spariti i segnavia, questo accade in due posti. Nel tratto finale i segni son sparsi nel bosco invece di dove passa il sentiero e sulla sterrata diventano sempre più sporadici fino a sparire del tutto....
Per questa traversata occorre avere due auto, una si lascia al posteggio a monte dell'Ippodromo dei Fiori di Villanova d'Albenga (sulla strada per Ligo al bivio per Ortovero e aeroporto), raggiungibile da Albenga via Villanova d'Albenga. Mentre con la seconda auto si va al Passo del Ginestro passando da Garlenda.
Dal Passo del Ginestro m.684, si imbocca il sentiero, segnavia quadrato rosso pieno, che sale a sinistra della strada asfaltata per Degna, Casanova Lerrone (attualmente chiusa per frana), che passando dal crinale e con numerosi sali scendi, porta al Monte Mucchio di Pietre m.770 (Su questo monte circa 200 anni fa le truppe francesi avevano costruito numerose trincee e baraccamenti ma furono sconfitte dalle truppe austropiemontesi che attaccarono la ridotta distruggendola).
Da li il sentiero scende e poi passa a destra della prossima elevazione, ben segnato, entrando nel bosco. Poi incrocia numerose volte una recente strada sterrata per disboscamento, infine sparisce, come i segnavia, col taglio del bosco e la costruzione della strada sterrata.
Qui al colletto nei pressi di un sentiero segnato che scende a destra nel bosco, si abbandona il sentiero (scomparso) e si prosegue sulla strada sterrata fino a raggiungere il crinale disboscato (scempio). Sul crinale si prosegue brevemente con la strada verso il mare fino a dove si ritrova il segnavia che proseguendo sul crinale (fine del taglio del bosco) porta alla Torre di Ubàga m.827 (Resti di una probabile torre di avvistamento costruita dai Marchesi di Clavesana).
Dalla torre si prosegue su crinale boscoso con numerosi segnavia che poi all’improvviso, nei pressi di una strada per un altro taglio di bosco, spariscono nuovamente per riapparire poi sporadici e poi di nuovo numerosi. Dove non si hanno più segnavia si scende lungo la sterrata in pessime condizioni, lato nord del crinale. Si ritrovano nuovamente i segnavia che si seguono su sentiero nel bosco fino a quando appare sotto di noi a destra un casolare recintato. Il sentiero poco segnato scende verso il casolare (Baracca di Saverio), quando si trova il recinto del casolare (In questo punto i segnavia proseguono verso sinistra e si perdono nel bosco, lasciarli perdere) si segue il suo lato est fino a scendere sulla strada sterrata nei pressi di una curva.
Seguire la strada sterrata a sinistra, verso est fino a Marmoreo m.404, ogni tanto si trova qualche sporadico segnavia, si passa una seconda cascina, tralasciando un bivio a destra e poi uno a sinistra. Volendo si può salire fino alla Stele e alla chiesetta di San Bernardo, nei pressi del sentiero Fischia il Vento.
Nell’ultimo tratto la stradina diventa asfaltata, passa vicino a delle serre, passa delle case, una vecchia chiesetta ed infine passando tra i resti di un vecchio casolare in pietra giunge nei pressi di un incrocio con una croce sulla destra e subito dopo una vecchia casa sempre sulla destra. Si prosegue su asfalto verso il mare, andando alla borgata Poggio di Marmoreo, si vedono tre chiese in linea. Si passa una ristorante sulla destra, poi si arriva ad un bivio a sx vicino ad una croce pochi metri prima della prima chiesa che si incontra, la più grande delle tre dedicata a San Pietro e Paolo, sul bivio in terra si trova il segnavia tre bollini rossi che ci porterà a Ligo. Si prosegue su asfalto passando la prima chiesa, la seconda più piccolina Oratorio di San Gregorio, seguendo il segnavia si sale e ad una casa si lascia la strada a sinistra della casa e si devia a destra verso la terza chiesetta dedicata a San Pantaleone, seguendo il segnavia si passa a destra della chiesetta imboccando un sentiero a lato di bei muri in pietra che si inoltra verso est tra gli ulivi ed una serra. Il sentiero sempre tra gli ulivi finisce in una strada sterrata che attraversando gli uliveti ci porta verso est, Ligo, alla chiesetta abbandonata di Santa Lucia, si trova sempre il segnavia tre pallini rossi che ci indica la strada. Dal piazzale della chiesetta andare sempre verso est in leggera discesa su una stradella malridotta a destra della chiesetta, poco dopo diventa mulattiera/sentiero ed entra nel bosco dove si perde un po tra gli scavi dei cinghiali e la vegetazione, lasciare una traccia a destra in discesa e proseguire sempre verso est, si arriva in vista di alcuni eucalipti dove si aggira a sinistra in salita una frana e si prosegue su stradella vicino agli eucalipti e ad un uliveto (attenzione ad una grossa e profonda, almeno tre metri, vasca per l’acqua se avete degli animali con voi, è recintata alla meglio ma non bene!) Si arriva ad un bivio con delle grosse fasce di ulivi e si gira su larga strada sterrata a sinistra in salita, sbarrata poco dopo da un divieto di passaggio e cancello per le moto. Si passa facilmente e sempre seguendo il segnavia tre pallini rossi si sale fino alla chiesetta della Madonna della Neve di Ligo m.461. Qui si scende a destra su sentiero fino ad un quadrivio con una sterrata a sinistra, una strada asfaltata a destra ed una che prosegue dritta, si procede dritti, leggermente verso destra, sulla stradina asfaltata e si scende tra le belle case ristrutturate di Ligo. Si passa dietro alla chiesa del paese, sempre segnavia tre bollini rossi e dove troviamo poco dopo il segnavia triangolo rosso vuoto che seguiremo fino al bivio per Villanova d’Albenga. Li seguiamo su strada asfaltata in discesa fino a poco prima del cimitero di Ligo. Prima del cimitero li lascia l’asfalto per girare a sinistra in discesa sulla stradella/sentiero sterrata, si lascia un bivio a sinistra che porta a Ortovero, si passa un ripetitore, e si scende costeggiando il Camping C’Era una Volta. Si passa in percorso di fitness e si arriva alla Croce Fascetti dove si lascia a sinistra un secondo bivio che porta a Ortovero, si attraversa una stradina asfaltata e si lascia il segnavia triangolo rosso vuoto (che prosegue sulla stradina asfaltata a destra per poi immettersi sulla strada principale ed arrivare al tornante dove usciamo noi col sentiero) proseguendo sul sentiero si arriva al tornante della strada Villanova d’Albenga Ligo. Si prosegue in discesa su asfalto per poche decine di metri fino al bivio per Ortovero/aeroporto e al posteggio a monte dell’Ippodromo dei Fiori dove si era lasciata l’auto.
- Cartografia:
- Cartina della Comunità Montana Ingauna
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