Da considerare un dietrofront dalla forcella descritta se non ci sono condizioni di sicurezza per effettuare Il traverso-passaggio chiave della gita.
Casco, picca e ramponi.
Dai Prati del Vallone fino al Rif. della Lausa; subito a monte del rifugio, all’inizio del piano superiore (cippo Giusta), svoltare sul dosso a sx, dalla cui sommità risulta ben visibile l’ampio pendio-canale che conduce alla base delle Guglie della Lausa. Lo si percorre interamente uscendo all’evidente forcella, con pendenza che parte dai 30°-35° iniziali fino ai 45° dell’ultimo breve tratto in prossimità dell’uscita. Dalla forcella (2700m circa) è ora visibile di fronte un successivo colletto della cresta NO della Testa dell’Ubac, ovvero la Bassa dell’Ubac (2850m). Si deve a questo punto fare un delicato traverso su pendio ripido (esposto ad NE, 40-45°, picca indispensabile) per raggiungere la parte alta del canale (40°, uscita meno ripida) che termina alla Bassa dell’Ubac. Dalla bassa in pochi minuti verso la vetta, per filo di cresta se ancora ben innevato, o per il pianetto sottostante, in ogni caso senza più alcuna difficoltà. Discesa per la normale di salita per il Passo della Lausa-Ricovero Vigna.