Le salite si svolgono generalmente sul lato Sud della cresta e le discese sul lato Nord. Le calate sono attrezzate a fix+chiodo (consigliata corda da minimo 50m). Difficoltà nell'ordine del III con qualche tratto discontinuo di IV.
La salita può essere generalmente sempre abbandonata lungo i numerosi canali ripidi esposti a SE.
Tempo di percorrenza: 10-13h da auto a auto.
Testa Rossa (2994m) – Passo S. Stefano (2915m), PD: dalla Testa Rossa ci si abbassa lungo la cresta N, preferendo il lato sx della cresta, costituito nella prima parte da facili placche coperte di detrito. Circa a metà si ritorna sul filo verso dx e si scende lungo facili paretine restando sul filo, fino a raggiungere il Passo.
P.so S. Stefano – Bec dal Vir (2971m), AD: seguire fedelmente i primi 20m di cresta, quindi spostarsi verso dx e all’altezza di una sosta a ch. con cordino tornare a sx lungo un caminetto seguito da un muro fessurato. Spostarsi qualche metro a sx e affrontare uno spigolo povero di appigli (IV-) o una fessura alla sua sx (IV). Raggiunto il ballatoio sovrastante si traversa a sx, si vince una paretina fessurata e si supera la placca successiva (spit, III+) in diagonale verso dx. Si prosegue più facilmente lungo in filo (max III) fino a raggiungere la cima.
Bec dal Vir – Forcella dal Vir (2933m), F+: dalla cima si scende facilmente in disarrampicata, piegando generalmente sul fianco E.
Forcella dal Vir – Cima Burnat (2981), AD-: dalla forcella, aggirare un gendarmino sulla dx e quindi attaccare lo spigolo SO della Burnat, che presenta subito un tratto più ripido (passo di IV, 2 ch.) e prosegue poi più facilmente in placca (cordone bianco di sosta su spuntone). Quindi dopo un tratto più orizzontale ed un ultimo caminetto (sosta a fix+ch.) si raggiunge la cima.
Cima Burnat – P.so del Piz (2885m), PD: dalla cima ci si sposta verso N e si reperisce una sosta di calata (fix+ch.) che in 25m porta su delle facili placche, quindi a piedi con uno zig-zag destra-sinistra-destra si raggiunge il passo più basso della traversata.
P.so del Piz – Rocca Brossé (2989m), PD: dal Passo ci si sposta verso dx, salendo il largo versante meridionale della Rocca. Appena possibile si va a prendere la cresta vera e propria sulla dx (in corrispondenza di una grande parete staccata di roccia gialla, ben evidente dalla cima precedente). Senza eccessiva difficoltà (max III) si raggiunge l’anticima tramite facili placche finali. Si prosegue sul filo orizzontale e si raggiunge una disarrampicata di una dozzina di metri (III), evitabile perdendo quota sul versante meridionale. Si raggiunge così una forcella più marcata, si prosegue in diagonale verso dx fino a raggiungere un’evidente fettuccia (passo di III) e quindi piegando a sx su difficoltà limitate si raggiunge la crocina di vetta.
Rocca Brossé – Colletto Bertrand (2915m), PD: si prosegue brevemente verso N fino a raggiungere una sosta. Ci si cala per 25m su ripide placche, quindi ci si sposta a dx e si ritorna a sx su cengia, dove si raggiunge una grossa fettuccia su blocco. Da qui o ci si cala (25m) o si disarrampica (II/+) fino alle ultime placche che danno accesso al C.tto Bertrand.
Colletto Bertrand – Cima Bertrand (2982m), AD: dal colletto seguire la cresta di facili gradini (max II+), quindi raggiunta la cima Sud si prosegue su terreno orizzontale, fino a raggiungere un gendarme a lama di coltello che si scende con una breve doppia di 15m. Da qui si supera il gendarme che si ha di fronte sul suo lato dx (IV, ben proteggibile a friend), dopo 15m si raggiunge la sosta a ch.+cordino e si prosegue più facilmente verso sx lungo la cresta. NB: il gendarme di IV è evitabile con una delicata traversata a sx lato Francia, su roccia delicata.
Cima Bertrand – Forcella dell’Ubac (2900m) – Testa dell’Ubac (2991m), PD: si scende facilmente in disarrampicata verso N, fino a raggiungere la base di un gendarme staccato. Salirlo o scontornarlo con decisione sulla sx, senza perdere troppa quota. Una delicata traversata in placca e una breve disarrampicata portano alla forcella dell’Ubac. Da qui si risale il gendarme successivo senza grosse difficoltà (II) e si disarrampica lungo il suo lato, fino a raggiungere l’ultima breve paretina che termina proprio in cima alla Testa dell’Ubac (paletto).
Discesa: proseguire verso N fino alla forcella Gallean, quindi piegare a dx nell’evidente canalone (ripido all’inizio e poi via via più largo e sassoso), fino a raggiungere il sentiero fatto all’andata più o meno alla q. 2670m.
- Cartografia:
- IGC Scala 1:25:000 Valle Stura Vinadio Argentera n.112
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia TCI-CAI Alpi Marittime vol.II