Da Cicogna si segue la mulattiera che porta all’Alpe Prà, dove si trovano anche il famoso masso coppellato e il rifugio Casa dell’Alpino. Si prosegue raggiungendo i resti dell’Alpe Leciuri (da qua un sentiero scende verso Pogallo da cui poi si può raggiungere di nuovo Cicogna, possibile discesa alternativa che impiega circa 2h). Seguendo le indicazioni si procede in direzione della Cima Sasso; si esce dal bosco verso quota 1500 per poi passare subito dopo dalla Colma di Belmello; siamo ora sul crestone della Cima Sasso che presenta alcune elevazioni che si superano ora a destra ora a sinistra.
Subito dopo un breve tratto leggermente esposto, si raggiunge un tratto pianeggiante; davanti a noi è evidente l’impennata finale che porta alla Cima Sasso, mentre a sinistra sono visibili la Cima Tuss e la bocchetta subito alla sua destra.
Si abbandona a questo punto la cresta per dirigersi verso la bocchetta inventandosi un traverso praticamente pianeggiante; non esiste un sentiero (tracce appaiono e scompaiono) ma si procede secondo logica, tenendo presente che il terreno, almeno in condizioni di asciutto, è faticoso ma mai difficile o pericoloso. Dalla bocchetta si segue la breve cresta che porta all’ometto di cima (brevissimo ed elementare passaggio in disarrampicata, per il resto si cammina, esposizione piuttosto contenuta).
Da Cicogna circa 3h.