Dalla vetta e dal passo della Croce ottimo panorama su tutte le valli di Lanzo. Spicca l'Uia di Mondrone.
Dall'altro lato ottimo colpo d'occhio sulla pianura.
Itinerario da non sottovalutare, in quanto con un discreto dislivello e molto lungo.
Da farsi in primavera. In autunno, essendo per la maggior parte esposto a nord può rivelarsi molto freddo.
Il dislivello segnato è indicativo, viste le numerose piccole risalite nel ritorno.
Dal parcheggio si prosegue sul sentiero che s’inerpica sulla riva destra dello Stura. Si seguono le indicazioni per il Passo della Croce. Arrivati a un traliccio il sentiero per qualche centinaio di metri prosegue su strada sterrata che porta alla Blina. Si continua poi di nuovo in mezzo al bosco in corrispondenza di una deviazione. Seguire sempre l’indicazione per il Passo della Croce (attualmente 23/4/2014 manca segnaletica per circa 60 metri, ma basta puntare a destra verso il crestone e si ritrovano subito i segni).
Da qui il sentiero è praticamente tutto in cresta o in sua prossimità fino al Monte Basso, poco rilevato, e subito dopo al Monte Corno. Dal Monte Corno si scende a sx prima per aggirare delle roccette e poi per arrivare al colletto tra il Corno e il Turu. Da lì di nuovo tutto in cresta. A quota 1300 m ca. altra deviazione a sx per evitare altre rocce (Attenzione! Bollino di deviazione su pietra a livello terreno; volendo si può proseguire in cresta con percorso segnalato da ometti) e seguendo sempre i bollini si arriva alla strada sterrata proveniente da Colbeltramo. Poche decine di metri di salita e si è in vetta (evitando di guardare i ripetitori).
Si scende poi sulla sterrata fin dopo il tornante e sulla sinistra si imbocca una stradina in discesa che in pochi minuti porta al Passo della Croce. Bel panorama e tettoia con panche e tavoli.
Ritornati sulla sterrata, la si percorre in discesa per lungo tratto fino ad entrare nel bosco. Qui, dopo un pilone votivo, si stacca un sentiero sulla desta che, prima in salita e poi in discesa su bellissimi prati e ottimi panorami, porta alla cappella di San Giovanni.
Da qui si piega a destra scendendo fino a raggiungere la condotta interrata che porta l’acqua proveniente dallle centrali della Val di Viù fino all’ultima di Funghera.
Si percorre il tratto in piano fino all’enorme bacino dismesso di Pian Murai, sormontato dalla caratteristica torre.
Si ritorna sui propri passi per pochi metri e si continua a scendere fino a raggiungere per prati e orti le case di Pian Bausano. Tenendo la destra nei numerosi bivi, sempre ben segnalati, si scende a raggiungere la provinciale della Val di Viù in corrispondenza del cimitero di Germagnano.
La si percorre per pochi metri e poi si prende a destra uns sterrata che corre parallela più in basso. Si raggiunge un’area pic-nic e poi si prosegue su sterrata che si inoltra nel bosco e diventa dopo poco un sentiero.
Con molti “monta e cala” si costeggia in alto la Stura fino a raggiungere con un’ultima discesa il Ponte del Diavolo.
Da lì si continua sempre su questo lato del fiume su un grosso sentiero che dopo poco sale a raggiungere il punto di partenza.
Tempo totale circa 6.30 – 7 ore di buon passo per un percorso di circa 17 km .
- Cartografia:
- Carta