Accesso molto lungo fino al bivacco Rivolta.
Bivacco fornito di: gas, tavolo, panche, un minimo di stoviglie, materassi e coperte (10 posti comodi), cassetta per versamento quota pernottamento e consumo gas; non c'è acqua (scarsamente reperibile per fusione dai residui di nevaio oltre il Col de Fort).
Per chi avesse la MTB estremamente consigliata dall'auto a quota circa 1900 dove c'è il divieto si ci porta molto comodamente e rapidamente su splendide strade bianche sino a quota 2200 quasi sotto ai casolari da dove poi prosegue il sentiero che porta al Col Fort, scelta eccezionale sia per l'andata, che per il ritorno rapido che per i bellissimi boschi che si percorrono.
Accesso al bivacco Rivolta: seguire la strada sterrata la quale pianeggiante supera l'alpeggio Chatelard; ad un bivio prendere la sterrata secondaria a destra meno tracciata ed in leggera discesa e proseguire fino a riincontrare la strada principale nei pressi degli alpeggi Brusoney, continuare passando all'alpeggio Chanté fino a giungere nel pianoro paludoso del Loditor m 1.900.
Prima del ponticello uscire dalla strada a sinistra ed imboccare un sentiero scarsamente evidente il quale con un paio di svolte sale nella pineta , quindi la risale diagonalmente fino a portarsi su uno spalto con punto panoramico; continuare a salire attraversando un breve piano passando a sinistra di un casotto, segue una risalita fino ad un colletto a sinistra della quota m 2.107; valicarlo e in leggera discesa proseguire passando al di sopra dei ruderi dell'antico ospizio di Chateau e ad un alpeggio di recente ristrutturazione dove si ritorna su una sterrata la quale viene seguita fino quasi al suo termine; si passa dapprima al pianoro del bivio per il bivacco Tzan, si supera un corso d'acqua e si risale seguendo in parte lo sterrato di un acquedotto ed in parte il percorso della strada sterrata la quale risale verso le prese;
in vista dell'alpeggio Grand Drayere lasciare la sterrata e raggiungerlo per proseguire a destra di questo, risalire un pendio accentuato su tracce di sentiero con segni gialli e proseguire in varie combe pietrose; seguono un ripido pendio, una dorsale morenica, una breve pietraia che precede il Col de Fort a pochi metri prima del quale vi è il Bivacco Rivolta (ore 4).
Dal Col de Fort seguire la cresta di massi e superare una parete sfruttando una fessura diagonale appigliata da destra a sinistra raggiungendo una sosta per doppia; proseguire su tracce fino ad una seconda parete; spostarsi a destra del filo (1 fix), salire direttamente e proseguire lungamente sulla cresta superando brevi paretine facili (II), e tratti alquanto aerei fino a che la cresta diventa orizzontale e camminando si giunge fino a un torrione con una grotta sul lato sinistro; salire subito il muro a destra della grotta (III, 1 fix; dopo alcuni metri possibile fettucciare una clessidra) fino a giungere nuovamente sul filo di cresta che si raddrizza; spostarsi gradualmente a destra del filo lungo una breve stretta cengia sino alla sosta alla base delle placche Rey. Dalla base superare le placche Rey prima verso una sosta a destra (2 fix) quindi a sinistra verso il filo (1 sosta a spit, poi 1 sosta su cordini in cima alle placche), che si aggira giungendo al camino Maquignaz che si supera facilmente fino ad una sosta sotto uno spuntone (III); scavalcare uno strapiombino a destra (IV-, esposto, 2 fix) e proseguire su cresta aerea (tenersi sempre sul filo di cresta) fino alla base del torrione sommitale .
Salire una cengia a sinistra (ometto a fianco di sosta per calata lato sud) e svoltare a destra verso il filo di cresta, spostarsi sul lato nord e salire un breve camino (III), quindi ritornare a sinistra al di sopra di un altro camino più ampio che va lasciato sulla destra (ch.), segue un muretto fino ad una sosta per calata e facilmente alla croce di vetta.
Due possibilità di discesa: a) lungo la via normale che comporta una breve discesa ad un’anticina ovest, tre doppie o disarrampicata (II) del canale diagonale nord-ovest (spesso verglas), colletto, aggiramento su detriti lato ovest di un dosso roccioso raggiungendo il Colle Cian, canale est ripido e detritico(inizio stagione neve – ramponi), ghiacciaietto Roisetta e risalita su pietraia al Col de Fort; b) dalla cima si scende in doppia (30 mt esatti) sino alla cengia alla base dell’ultimo torrione; ora ci si sposta lungo la comoda cengia per pochi metri sino a reperire un ancoraggio per doppia sulla paretina a dx (faccia a valle), una doppia di una ventina di metri porta a un canalino (a sinistra faccia a valle – indicato da ometti) (nota: si può giungere qui anche disarrampicando). Scendere il canalino per una decina di metri in direzione del Col de Fort, al termine di questo canalino inizia un altro canalino di roccette, terra e sfasciumi, attenti che quest’ultimo canalino finisce nel vuoto! Al termino del primo canalino, (una quindicina di metri a sinistra faccia a valle, all’altezza degli occhi) si trova un ancoraggio per doppia con maglia rapida, raggiungerlo tramite una strettissima cengia in parete -molto esposta, eventuale assicurazione- e scendere per una doppia (30 mt esatti) sino a una larga cengia dove si scorge un grosso ometto. Da qui camminando per una ventina di metri sulla comoda cengia in direzione del Col de Fort si supera una cengina di una decina di metri molto esposta in parete (ometto al fine della stessa, meglio procedere assicurati). Ora si può scendere un comodo canalino di roccette e terriccio (pass max II°) ometti di tanto in tanto, non c’è possibilità di sbagliarsi, sino alla base della parete, non sono necessarie altre doppie. Da qui ormai camminando, siamo sulle placche della gengiva, si prosegue in leggera discesa sino al Col de Fort (non scendere diretti per non finire sugli ultimi salti basali) sino a che si vede distintamente un montruccolo di sfasciumi all’altezza del sentiero che porta al bivacco. Da qui due possibilità. Si può proseguire a mezza costa su una cengia sino ad arrivare all’altezza del primo risalto sopra al bivacco, effettuare una doppia e raggiungere il Col Fort, oppure scendere in direzione del montruccolo ed evitando un salto (spostarsi eventualmente verso dx) si scende senza alcuna difficoltà (ometti radi ma percorso non obbligato) sino al sentiero che porta al bivacco, circa un 150 m più in basso del Colle, soluzione più comoda e rapida per non riportarsi al bivacco.
- Cartografia:
- Carte Valtournanche