Dalla strada scendere al ponticello su cui si attraversa il torrente. Si segue la traccia estiva (sentiero 551 indicazioni Bivacco Monte Ortles) che passa accanto al vecchio rifugio abbandonato prosegue in falsopiano in direzione nord, nord-est.
Arrivati sotto le barre rocciose che scendono dalla Punta Sforzellina, si piega decisamente a destra (est) perdendo quota ed inserendosi nell’ampio vallone di Dosegù.
Ci si tiene sulla destra seguendo, a seconda delle condizioni, la traccia estiva o le lingue di neve che scendono dal fianco nord. Si sta comunque alla sx orografica del torrente fino sotto la bastionata rocciosa che regge il ghiacciaio di Dosegù. Arrivati sotto la cascata, si piega leggermente a destra, ed in decisa salita si attraversa un affluente del torrente (su ponti di neve o sui massi a seconda delle condizioni).
Sbucati sul pianoro sopra la cascata con vista sull’impressionante seraccata si punta in direzione nord verso il visibile P.zo Tresero salendo i facili pendii che passano sotto i contrafforti rocciosi della cresta sud di P.ta Predranzini fino a portarsi con varie balze fin sotto l’anfiteatro glaciale racchiuso a dx da P.ta Pedranzini a sx da P.zo Tresero.
Da qui si punta salendo verso la sella posta poco sulla sx del P.zo Tresero incominciando a salire il ripido pendio (max.35° che prende il sole abbastanza presto) che esce in cresta dove si tolgono le racchette. Da qui si procede continuando per il facile filo di cresta in certi punti un po’ esposta con i ramponi o senza in base alle condizioni nevose, fino ad arrivare alla bella croce del P.zo Tresero.
- Cartografia: