"Cuce" per così dire le 3 grandi pareti che ne caratterizzano il versante.
Si sale centralmente tra le vie "Vortice" e "Sono buono" sulla parta bassa del dente, attacco quota 1100 mt.
Poi ci si sposta a sinistra per affrontare i 2 salti finali e sbucare a pochi metri dal treppiede della
madonnina di vetta.
Fix 10mm, placchette fixe, soste con catena, max 8 rinvii.
Progetto e realizzazione by D&G.
Stato e FMI (Fondo Monetario Intergalattico) non hanno collaborato con finanziamenti all'acquisto di una lucidatrice da parete.
Si chiede quindi di limitare le critiche allo stato della pulizia o in alternativa a erogare un contributo per l'acquisto della stessa.
All'attacco placchetta con nome via. Dislivello dall'auto: 450mt, 1h.
– L1 5b 30mt: muretto + placca
– L2 5b 30mt: placca, traverso a sx poi muretto
– L3 5c/A0 o 6b senza usare gli scavi 25mt: bel tiro in traverso sul dritto verso sx, (per non usare gli scavi tenersi bassi e saltare il fix a metà traverso) poi muretto (tratto comune con “Vortice”) e sostare a sx.
– L4 5c 30mt: lasciare a dx i fix di “Vortice” e affrontare un bel spigolo poi bellissima placca compatta.
– L5 5b 30mt: placca con fessura in comune con “Vortice” sosta comune. Siamo in vetta al torrione
Spostarsi nel bosco vesro Sx 2 min di cammino (bollini arancioni) fino all’attacco del 2° salto – placchetta con nome.
– L6 4b 35mt: placca iniziale poi rocce rotte
– L7 5c 30mt: dritto 10mt poi traverso a sx e successivo muretto
– L8 5a 25mt: bella placca lavorata e uscita sulla cima del torrione
Scendere brevemente a sx sulla cengia e attaccare l’ultimo salto (bolli arancio) placchetta con mome
– L9 5b: 35mt bella placca articolata – NOTA: se il seguente tiro fosse bagnato (colatoio) uscire verso dx sull’ultimo tiro di “PARETE OVEST”
– L10 5c: 30mt traverso necessario a sx poi muretto verticale a tacche obblique in imbuto-colatorio
– L11 5b: 25mt bel muro finale e uscita aerea sul filo di cresta in vetta 1361 mslm
DISCESA
Possibili 3 soluzioni:
– Seguire il sentiero normale di discesa che prima porta verso est (passando sotto il dente Orientale) al Colle Bessa e poi scende a Ovest fino a transitare
al “pino mozzo” e ridiscendere dalla pista forestale. (dal colle Bessa c’è anche il sentiero classico che porta direttamente al parcheggio)
– In caso di neve a nord con paura di “sghiè sla giasa” si può fare una doppia dalla cima verso Ovest (Sbarua) e scendere la pietraia tra dente Centrale e Occidentale fino all’attacco della via (pietraia molto stabile).
– Se si è lasciato qualcosa alla base scendere la normale (tacche bianche), seguire il filo di cresta verso il Dente Orientale (bolli rossi) fino a cartellino “discesa alle pareti”, scendere il canale sottostante per vaghe tracce raggiungendo la pietraia che si era risalita per arrivare all’attacco.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 N. 6 Pinerolese, Val Sangone