La discesa si presenta molto tecnica e continua con difficoltà costanti di S4 e molti tratti S5 in forte esposizione. Percorso riservato a bikers molto esigenti e in possesso di un'ottima tecnica trialistica.
Dal parcheggio di Thumel si prosegue brevemente fino alla fine dell’asfalto e si continua sul facile sterrato che conduce con dolci pendenze al Rifugio Benevolo m.2285.
Dal Rifugio si scende verso il torrente (sentiero 13D per il Colle Bassac Dèrè) che si oltrepassa per mezzo di 2 ponti e si riprende brevemente a salire pedalando (OC+) fino a quota 2300 in prossimità di un bivio; continuare a sx e al primo bivio a dx con portage fin da subito fino al pianoro del lago Goletta (si può ammirare la Granta Parei e il suo ghiacciaio ormai sempre più ristretto) dove si torna in sella per un bel pezzo senza però fare molto dislivello (40mt. circa). Oltre il lago si torna con la bici in spalla su di un percorso molto ripido e faticoso fino al Colle Bassac Déré m.3083; piegare a sinistra su sentiero detritico ma molto più agevole fino in vetta.
DISCESA:
La prima parte di discesa dalla cima (20-30mt. di dsl, S5) sono molto esposti, ripidi e particolarmente difficili per via del terreno friabile con gradoni e tornanti stretti; superato questo punto critico ci si può rilassare su terreno più semplice (S3, prevalenza di S4, tratti S5) con tanti tornanti ripidi e ostacoli vari messi decisamente male fino al colle. Si scende ora dal colle con una prima parte non troppo impegnativa (S2-3) per poi continuare per circa 60mt. di dsl. fino alla pietraia su terreno ripidissimo e scivoloso (S5).
La pietraia non è molto ciclabile per via dei grossi blocchi che ogni tanto rompono la continuità della discesa, vi è comunque un sentiero che la attraversa (S4-5, NC); giunti in prossimità del lago le difficoltà calano drasticamente (S2-3) e ci si concede un bel momento di riposo godendosi il panorama e proseguendo, con breve tratto in salita, lungo il divertente sentiero che ci porta all’inizio della seconda sezione impegnativa della discesa ovvero la ripida parte che scende verso il rifugio. Il fondo è decisamente buono ma ci sono tantissimi tornanti chiusi con ostacoli particolarmente impegnativi e alcuni tratti esposti (in prevalenza S4); dal bivio con il Lago Tzanteleina noi proseguiremo a sinistra con percorso a gradoni,tornanti stretti e brevi tratti NC (S2,tratti S4) fino al successivo bivio dove si prende a dx e le difficoltà calano completamente fino al rifugio che si raggiunge con breve ma faticosa risalita. Si intercetta il sentiero che taglia i tornanti della sterrata (S2-3 in alto e S4 la parte bassa) fino alla cascata di quota 2120 dove si prende a dx e si segue fedelmente il sentiero che ci riporterà alle auto (S2, tratti S3).