Non ci sono difficoltà particolari, ad inizio stagione e a giugno la parte alta dell’itinerario di salita può richiedere l’utilizzo di piccozza e ramponi, mentre a stagione inoltrata la salita è praticamente escursionistica.
Da Usellières si supera il ponte e si prosegue lungo la strada sterrata interpoderale (vietata al traffico) che sale sulla destra. Si trascura un primo bivio sulla sinistra (è la via di accesso al Rifugio Chalet de l’Epèe) e si prosegue a destra (indicazioni per il Rifugio Bezzi).
Si sale tenendosi sul lato sinistro del vallone, raggiungendo prima l’Alpeggio Le Challet 1926 m, poi si supera un torrentello su un ponte di legno fino a raggiungere le malghe diroccate note come Montagna Saxe de Savoie 2036 m, punto dove termina la strada sterrata. Si prosegue ora lungo un ottimo sentiero segnalato che prima prosegue con percorso quasi pianeggiante lungo il fondovalle, e poi sale un ripido pendio erboso con una serie di tornanti, superando una strettoia e raggiungendo uno spallone erboso cosparso di massi, fino ad individuare un ampio pianoro erboso dove si vedono le malghe delle Alpi del Vaudet e il Rifugio Bezzi 2284 m, che si raggiunge sempre su evidente e ottimo sentiero (ore 1,40/2,00 da Usellières).
Dal rifugio si segue il sentiero 12 C che sale in diagonale a mezzacosta per pascoli prima e poi per sfasciumi.
Si supera una serie di pendii erbosi, ai quali segue un canale detritico che superando una fascia di rocce rotte, conduce su un ripiano erboso. Si attraversano successivamente, con percorso quasi pianeggiante, le morene del Ghiacciaio di Bassac Derè sino al margine del Ghiacciaio di Gliairetta.
Si prosegue verso sinistra in direzione del pendio che sale al Colle Bassac Derè sino al margine del Ghiacciaio di Gliairetta, poi si continua verso sinistra traversando sotto la cresta e parete Ovest della Punta Bassac Sud in leggera salita, in direzione del pendio che conduce infine al Colle Bassac Derè 3082 m.
Dal colle, si prosegue in direzione della facile cresta detritica che porta in cima alla Becca della Traversière. Seguendo tracce di sentiero (o tracce nella neve) si supera prima un dosso detritico a quota 3190 m, poi ci si abbassa leggermente toccando una selletta a quota 3156 m, si affronta poi la facile cresta detritica, toccando la quota 3191.
Quindi ci si abbassa a 3156 m per riprendere la cresta detritica e percorsa da un sentierino, o innevata che con qualche breve tratto ripido, ma sempre facile conduce alla cima, sormontata da un grande ometto di pietre e una piccola croce metallica.
In discesa si segue a ritroso la stessa via percorsa in salita, oppure si può compiere la traversata al Rifugio Benevolo in val di Rhemes, avendo a disposizione una seconda auto, oppure rientrare il giorno seguente per il Colle Finestra in Valgrisenche.
La prima salita nota a questa cima risale al 30 luglio 1865 quando l’inglese R.C. Nichols con la guida J.V. Favret e un portatore salirono per la attuale via normale dalla Valgrisenche.
Data la posizione abbastanza isolata questa cima è uno splendido punto panoramico sia sulle montagne vicine (Granta Parei, Tsanteleina, Grande Traversière e Grande Sassière che su quelle più lontani come il Grand Combin, il Monte Bianco e i gioielli del Delfinato.
- Cartografia:
- IGC foglio 102 - Valsavarenche, Val di Rhemes, Valgrisenche - scala 1:25000
- Bibliografia:
- Guida dei Monti d'Italia CAI-TCI Alpi Graie Centrali