L'ambiente è particolarmente selvaggio, specie sul lato Chiampernotto. Il sentiero però è sempre buono e ben segnalato anche se molto ripido, specie nel primo tratto sottto Monaviel.
Se si vuol compiere l'anello, bisogna mettere in conto di tornare a Chiampernotto lungo la strada provinciale della Val d'Ala (4 km ).
Dalla chiesetta di Chiampernotto si sale alla strada provinciale, che si attraversa, e si incontra l’inizio del sentiero a fianco di un garage (è l’ultimo edificio a destra salendo).
Si sale lungo il viottolo che poco oltre passa tra le ultime case, fino ad un cartello indicatore, sulla sinistra della casa più in alto (indicazioni Monaviel, palestra di roccia del Plù. Il sentiero, ripidissimo, sale nel bosco di castagni e roveri.
Si perviene dopo poco sul sentiero proveniente da Bracchiello (da destra). Piegare a sinistra, e con altri ripidi tornanti passare poi a ridosso di una paretina rocciosa per proseguire verso ovest.
Procedendo si incontra una sorgente e dopo poco si vedono in alto le prime case di Monaviel 1282 m.
Sulla sinistra della piccola cappella il sentiero prosegue, passando fra i ruderi e giungendo nelle vicinanze di una radura molto panoramica, chiamato Lou Tèst. Consigliabile la breve deviazione, panorama grandioso. Poco dopo si incontra un magnifico tasso secolare.
Il sentiero corre ora quasi pianeggiante tagliando il versante del vallone che proviene dal Monte Plù, mentre sulla destra si scorge a tratti ciò che resta di un piccolo canale che portava acqua a Monaviel.
Si superano due ruscelli, dopo il secondo si incontra un cartello con le due diramazioni possibili: si continua seguendo il sentiero 240 indicante Ala di Stura – Corbassere (l’altro sentiero porta alle pareti rocciose del Monte Plù). Si entra nuovamente nel bosco riprendendo a salire con molte svolte una forte pendenza, passando in una zona disseminata da rocce di grosse dimensioni.
Raggiunta una piazzola un tempo utilizzata come carbonaia, ormai si intravede il colletto con l’alpe Tourn 1620 m.
Per raggiungere la cima, poco distante, reperire una traccia poco evidente che – dal rudere taglia in diagonale verso destra e raggiunge la piccola vetta . Questo consente di evitare il mare di rododendri che contorna la cima bifida del Tourn 1658 m (gran panorama su tutta la val d’Ala).
Ritornati al rudere dell’alpeggio, il sentiero scende a sinistra su Ala di Stura, sempre nel bosco di faggi. Si supera un torrentello, con sentiero in parte franato, e si scende poi su ottimo sentiero con bella vista sulle Corbassere.
Con numerose svolte il sentiero si abbassa in breve e raggiunge la frazione Pian Scuro, dove si incontra una sterrata che porta in breve a Pian del Tetto.
Qui dove finisce il sentiero 240 si puo’ imboccare a sinistra il sentiero 239 (palina segnaletica) per l’Alpe Credarian e da qui scendere a Masone
Qui in prossimità di un piccolo parco giochi scendere a destra fra le case e poi su sentiero pervenendo in breve alla frazione Pertusetto.
Poi è giocoforza scendere sulla provinciale fino alla frazione Chiampernotto, chiudendo l’anello.
In alternativa si può scendere da Pian del Tetto sulla strada asfaltata che raggiunge in breve Ala di Stura e da qui percorrere subito la provinciale.
https://camoscibianchi.wordpress.com/2014/11/03/una-povera-grande-bellezza/
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.8 Valli di Lanzo