Boschi e luoghi dove è nato il mito e si svolgevano i riti propiziatori delle maschere di Ubaga.
Il percorso dopo un tratto iniziale a mezzacosta praticamente pianeggiante tra Montecalvo e Ubaga giunge al crocevia della cappella di San Bernardo a Ubaga(sullo spiazzo antistante famiglie e chi non vuole impegnarsi nel persorso può fare un pic nic, c'è comunque una bella vista sulle alpi) , da lì una piacevole salita su una antica mulattiera che si insinua all’interno del bosco nero conduce al punto più alto e panoramico del percorso dove si trovano i resti dell’antica torre di Ubaga. Da lì seguendo inizialmente per un breve tratto la vecchia mulattiera che portava a Vellego e seguendo le indicazioni per Montecalvo si ritorna al paese dal versante opposto.
L’anello è interamente coperto da una segnaletica dedicata e ben visibile, con le indicazioni dei luoghi dove sorgono punti di interesse. (croci, fontane, ecc.)
I punti di partenza del sentiero ad anello dove poter lasciare l’auto sono: Piazza della Chiesa a Montecalvo dove si parte per l’escursione direttamente sul percorso dell’anello o Piazza della Chiesa ad Ubaga dove attraverso un sentiero di 500 m che parte da dietro la chiesa (campanile) si giunge alla cappella sconsacrata di San Bernardo e ci si innesta sull’anello.
Dal parcheggio della chiesa di Montecalvo, si imbocca la salita in cemento di fronte alla facciata della chiesa, e si cominciano a seguire il cartello anello torre di Ubaga, caratterizzati poi lungo tutto il percorso dalla tipica serigrafia stilizzata fucsia (TU). In cima alla salita tenendo la sinistra inizia il sentiero in direzione San Bernardo di Ubaga. Tratto in ombra, tendenzialmente pianeggiante con leggeri saliscendi, fino alla cappella. Lungo il percorso si incontra una delle croci utilizzate in passato per il rito della VIA CRUCIS. Prima della Cappella, c’è un crocevia: a destra in salita si prosegue lungo l’anello in direzione della Torre di Ubaga, mentre nella piazza della cappella arriva il sentiero di collegamento con il parcheggio della piazza della Chiesa di Ubaga (circa 500m).
Quindi proseguendo in salita verso la torre si percorre un tratto verso il filo di cresta, per poi tenere la sinistra della collina e innestarsi sul percorso della vecchia mulattiera in alcuni tratti ancora conservata nel suo caratteristico ciottolato. Percorrendo la dolce salita si attraversa il caratteristico Bosco Nero, dove la natura è ancora incontaminata e il bosco non è stato sfruttato e tagliato e si possono ammirare alberi ultracentenari. Alla fine del bosco troveremo sulla destra un insolito muro a sezione tonda costruito dai carbonai di un tempo per creare la piazza “carbonera”, dove la legna veniva trasformata nel prezioso combustibile del tempo.
Da questo punto in poi abbiamo un cambiamento di paesaggio, dove il bosco è stato tagliato, quindi si cammina allo scoperto, tra l’altro da lì guardando in alto a sinistra si comincia a vedere la sommità dove sorgono i resti della torre di Ubaga; e si giunge a due tornantini dopo i quali si scollina.
Ci troveremo di fronte un crocevia dove andando a sinistra e percorrendo una salita più ripida in 10 minuti arriveremo alla sommità (circa 830m s.l.m.) dove è presente la Torre da cui poter godere di un’ampia vista panoramica dalle Alpi fino al mare.
Tornando sui nostri passi fino al crocevia, da qui proseguiamo dritti (quindi non tornando sul percorso precedente) per circa 50 metri e poi tenendo la sinistra del colle iniziamo la discesa, e seguendo una vecchia strada sterrata, dalla quale godremo sulla sinistra di una bella vista del paese sottostante, Vellego, giungeremo a uno spiazzo dove proseguiremo a destra sempre in discesa in direzione Montecalvo.
Lungo il percorso, in una zona di bosco tagliato, incontreremo un‘altra croce votiva che ci reintrodurrà nel bosco più folto, e quindi la “Fontane de Ciappere”. (da dove si può avere una bella vista dell’abitato di Montecalvo) Arrivati in fondo alla discesa si giunge su una strada che seguiremo a destra per 20 metri dopodiché a sinistra riprendiamo la mulattiera che transitando sopra gli antichi lavatoi (altro luogo ideale per un pic nic) ci condurrà verso il paese. Da li ci innestiamo nel “carruggio” tipico dell’abitato di Montecalvo e proseguendo in salita tra le case torneremo alla piazza della Chiesa da dove siamo partiti.