Alto più di mille metri, offre una delle più belle discese di questa zona, unica per la sua pendenza costante e non eccessiva (diviene ripida, circa 36°, solo nel tratto terminale al di sotto della cresta sud).
Per essere percorso in sicurezza è necessario un certo grado di assestamento della neve, che, in considerazione dell’ esposizione dei pendii, dello scarso innevamento che generalmente caratterizza la bassa valle e della frequente inversione termica che ha luogo in inverno a queste quote, si realizza piuttosto presto nella stagione. In genere, quando, osservando il versante sud-occidentale della Becca Torché, i pendii dell’ adiacente Becca Chalex (spallone erboso posto su una diramazione della cresta ovest della Becca Torché che scende direttamente sull’ abitato di Fontaney), che hanno un’ esposizione decisamente più meridionale, risultano quasi totalmente privi di neve, si può ragionevolmente ritenere sicuro il percorso di questo itinerario.
Con queste condizioni di innevamento diventano evidenti i due canali descritti. Se le precipitazioni nevose nel corso dell’ inverno non sono state eccessive, queste condizioni favorevoli si realizzano generalmente nel mese di febbraio. Oltre questa data, il canale inferiore non risulterà più raccordato con quello superiore, cosa che imporrà di scalzare gli sci per trasferirsi da un canale all’ altro, mentre la discesa sarà limitata dal ritirarsi delle nevi. Prima di questa data, viceversa, sarà possibile percorrere sci ai piedi anche buona parte della strada che dall’ alpeggio di Chalex scende su Fontaney. Si rischierà, però, di trovare non solo pendii meno stabili, ma anche cumuli di neve lungo la carrozzabile che da Isollaz sale al predetto abitato. In sintesi le condizioni ideali per la discesa in sci di questa elegante montagna richiedono un certo studio, ampiamente ripagato dall’ unicità della sua bellezza.
Raggiunto la frazione Isollaz (Challant St Victor) in Val d’ Ayas, si imbocca la strada per Fontaney (ATTENZIONE: esiste un divieto di transito da quota 872). Si segue la carrozzabile, che in alto diviene sterrata, fin dove possibile: in condizioni di scarso innevamento fin oltre l’ abitato di Fontaney dove una sbarra impedisce il proseguimento. Parcheggiata la vettura si continua a piedi lungo la sterrata che in un paio di km conduce all’ Alpe Chalex, da dove diviene visibile il versante sud-ovest della Becca Torché.
In condizioni di scarso innevamento si individua un lungo canale sinuoso che percorrendo detto versante sfocia sulla cresta sud a poca distanza dalla cima. In basso, a destra di detto canale, se ne individua un secondo, più corto e parallelo al primo, che in alto si perde nei pendii terminali della becca subito a fianco del canale principale.
Abbandonata la strada, ci si dirige in direzione del canale di destra che in stagione avanzata scende più in basso rispetto a quello di sinistra. Lo si risale fino al suo termine. Ci si porta allora nel canale di sinistra che, divenendo progressivamente più ripido, si insinua nel roccioso edificio sommitale terminando sulla cresta sud ad un centinaio di metri dalla vetta. Lasciati gli sci appena sotto la cresta, seguendo l’ ampia dorsale di quest’ ultima (ometti), si perviene in breve e facilmente alla sommità.
Discesa lungo l’ itinerario di salita.
- Cartografia:
- IGC Ivrea Biella Bassa Valle d' Aosta
- Bibliografia:
- Guida dei Monti di Italia Monte Rosa