Attenzione: itinerario molto soggetto a slavine nel traverso sotto la Punta Sbaron; assicurarsi di intraprenderlo con neve (poca) assestata.
Da Dravugna (o Prato del Rio se raggiungibile), seguire la strada, dapprima asfaltata e successivamente sterrata, fino ad incontrare sulla destra un cartello (indicazioni: Sentieri della Memoria e Pian Vinassa) all’inizio di un largo sentiero (con scarso innevamento si può proseguire in auto oltre Dravugna). Seguire questo splendido sentiero che, passando in un bel bosco, taglia le pendici del soprastante Truc Giulianera fino a raggiungere l’Alpe Donà. Da questo punto, in funzione dell’innevamento, si può decidere se seguire la traccia di sentiero oppure spostarsi sulla sterrata, fino a raggiungere l’Alpe dei Rat ed il Colle degli Astesiani, m. 1925. Seguire la sterrata, oppure più convenientemente tagliare in diagonale verso Nord Est e raggiungerla più o meno sotto la verticale della Punta Sbaron. La strada procede ora in piano a mezzacosta e raggiunge un grosso ometto (quota 2080 circa), nei pressi del quale svolta a sinistra e si porta sull’altro versante (Est) della Punta Sbaron. La strada continua ancora in piano o in leggera discesa, attraversando in direzione Nord i ripidi pendii sottostanti il primo tratto della cresta che unisce la Punta Sbaron alla Punta del Grifone. In ultimo la strada scende più decisamente e raggiunge un alpeggio (quota 2000 circa). Risalire al meglio un ripido ma marcato e facile costone erboso-roccioso ed in breve raggiungere l’ampia e panoramica sommità della Tomba di Matolda. Ritorno per lo stesso percorso.
- Cartografia:
- Fraternali 1:25000 n.4 Bassa Val Susa, Musinè, Val Sangone, Collina di Rivoli
- Bibliografia:
- Guida C.A.I. - T.C.I. Alpi Graie Meridionali