Il percorso è piuttosto lungo (17 km totali) in gran parte su una panoramica dorsale con vista sul Lago Maggiore. Anello da effettuarsi preferibilmente nel senso della descrizione in modo da non avere risalite al ritorno.
Si trovano diverse possibilità per abbreviare l’anello a proprio piacimento.
Si continua a piedi per la strada asfaltata che termina dopo le ultime case, in corrispondenza di una curva verso destra, sulla sinistra si trovano i cartelli per Runchio, piccolo borgo non raggiungibile con auto ma soltanto a piedi; una bella mulattiera prima in piano poi in discesa permette di superare una affascinante gola sul torrente (ponte) prima di riprendere a salire con una lunga serie di gradini di pietra. Si giunge nei pressi di Runchio 741 m (breve deviazione facoltativa) proseguendo poi a destra nel bosco seguendo il tracciato del KM verticale, sempre ben segnalato. Si superano alcune belle baite alternate a tratti di bosco non fitto, fino a giungere alla bellissima radura con l’Alpe Aurelio (Corte Lorenzo) a 900 m circa. Si prosegue sulla destra fino a raggiungere l’inizio della lunghissima dorsale che seguiremo fino in cima al Todano.
Il percorso diventa a tratti molto ripido ma su buon sentiero, spiana ormai in vista della sella poco a sinistra del Monte Todum 1280 m, cima boscosa ma molto panoramica.
Si prosegue verso nord, in discesa perdendo circa 100 m di quota fino ad una sella a 1200 m circa, dove riprende la salita al Pizzo Pernice 1506 m, quasi subito fuori dal bosco su panoramica dorsale. Il primo tratto è nuovamente ripido, poi pressochè pianeggiante fino ai cartelli posti in cima.
Segue una nuova discesa di 100 m fino ad un’altra sella (dove si scorge a destra il sentiero di discesa per il ritorno, direzione Cappella Fina).
Ripresa la salita, si sale il dosso con ben visibile la Croce del Cavallone, con poco sotto il ricovero invernale del rifugio, che è poco distante posto sotto una seconda sella (il Pian Cavallone appunto).
Raggiunta la chiesetta un’ultima salita, in buona pendenza, porta alla cima del Monte Todano 1667 m.
Da qui volendo ulteriormente allungare, è possibile dirigersi verso est toccando la sommità de Il Pizzo 1644 m. Da questa si può decidere se rientrare al Todano a ritroso sulla dorsale, oppure se scendere dal pendio est fino a incontrare i ruderi della Trecciura, dai quali verso destra si segue una pista in piano che porta al Rifugio Pian Cavallone e quindi alla chiesetta incontrata in precedenza.
Si torna a ritroso oltre la Croce del Cavallone per il percorso già affrontato all’andata fino al bivio per la Cappella Fina, quindi si scende a sinistra su un bel sentiero inizialmente in un ombroso bosco di pini. Sentiero che poi prosegue con un lunghissimo traverso a mezza costa sui versanti est delle cime salite in precedenza. Si giunge così quasi alla Cappella Fina, che però non va raggiunta, bensì si prosegue ad un bivio sulla destra toccando l’Alpe Cavallotti. Si scende costeggiando il muro di recinzione sulla destra superando un prato dedicato al decollo dei parapendio, scendendo poi ripidamente nel bosco. Questo sentiero è sempre evidente ma scarso di indicazioni.
Si interseca un paio di volte una strada sterrata, scendendo sempre in linea retta toccando alcune baite, ultima delle quali l’Alpe Loda. Poco sotto si incrocia la sterrata che va seguita verso sinistra, giungendo ad un casolare poco sopra Miazzina, dove si chiude l’anello.