Si procede su sentiero inizialmente molto largo, lasciando a dx la pista tagliafuoco che conduce alla Cappella Porta e a sx la deviazione per l’Alpe Cavallotti (agriturismo). Si aggira il Pizzo Pernice su sentiero ora più stretto ma sempre ben percorribile fino a incontrare un’ulteriore deviazione a sx per Curgei e per la cima del Pizzo Pernice che va anch’essa trascurata per proseguire sempre diritto fino a portarsi nei pressi dei ruderi del vecchio Albergo del Pian Cavallone distrutto dai nazifascisti nel 1944; qui conviene salire brevemente in cresta a raggiungere la croce del Pian Cavallone per poi scendere alla cappelletta e iniziare la breve ascesa finale al Monte Todano, eccezionale punto panoramico sulle montagne della Val Grande e dell’Ossola. Dalla cima del Todano denominato anche I Balmit (croce) si prosegue sulla cresta est che porta a una elevazione secondaria chiamata il Pizzo (m.1644, ometto); da qui si scende inizialmente su tracce poco marcate poi più evidenti ai ruderi della Tracciura (m.1336) dove si segue un sentiero a dx che in pochi minuti converge sul percorso che proviene dall’Alpe Gabbio (Intragna) e che conduce al Rifugio Pian Cavallone (m.1530). Pochi minuti prima di raggiungere l’edificio, si segue a sx in discesa il sentiero per la Cappella Porta e per Caprezzo che si sviluppa in un magnifico bosco. Superati Pian Trusello e i ruderi dell’unica baita dell’Alpe Cornala, si segue a dx il percorso della tagliafuoco che riporta alla Cappella Fina. Tempistica indicativa per il giro 4h 30′.