Si lascia la macchina 2 km dopo gli Eremiti (in direzione Capanne di Marcarolo) in uno spiazzo sulla sinistra.
C’è la scritta sbiadita “obbio” (la T è caduta) ed una bella freccia rossa che punta verso il cielo.
Primi metri di roccia orribile e sfasciume aggirabile ai lati, poi la qualità della roccia migliora notevolmente, anche se una controllatina a ciò che muove è sempre necessaria.
La via è marcata con frecce rosse ed ometti e si muove tra rocce ed arbusti. Qualsiasi roccione con relativa difficoltà è affrontabile o aggirabile.
Ci sono camini, placche, diedri, spigoli in una infinità di varianti che non superano il III grado.
Ci si arrampica in maniera più o meno continuativa dalla macchina alla cima, con qualche raccordino erboso.
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