
Una relazione dettagliata si può trovare sul libro citato, oppure richiedere direttamente a Diego ( dho.diego@libero.it), Mi limiterò ad alcuni cenni sintetici. Dal Laghetto del Marguareis occorre salire per circa 200 metri il canalone del Genovesi. Conviene stare sulla sinistra, dov’è meno franoso; poi, raggiunto un affioramento di rocce biancastre, si traversa il canale fino all’attacco (uno spit con anello ed un cordino). Tutte le soste sono con due spit e anello
1° ) Si traversa qualche metro a destra, poi si sale un pilastrino seguito da salti inframmezzati da tratti erbosi. Un chiodo, attenzione alla roccia (40 m., III,IV)
2° si affronta un bel muro proprio sopra la sosta, poi si piega a sinistra (Lame instabili); si scala infine una bella placca ( 2 chiodi) fino ad una nicchia (40 m,IV+)
3° Si traversa a destra su buona roccia, poi si sale un diedro (IV – V, 2 chiodi) fino ad una cengia ghiaiosa.( 45 m.)
4° Facilmente per placche e muretti fino alla sosta su una spalla dello spigolo. (II, III, ambiente e panorama grandioso)
5° Si scala un muro nerastro in traverso a sx ( appoggi instabili), si supera un piccolo strapiombo seguito da rocce più facili (V, due chiodi, buone possibilità di integrare, 30 m.
6° Si aggira lo spigolo a sinistra (rocce instabili), e si entra in un diedro camino con roccia poco buona all’inizio. Si esce dal camino con un impegnativo passo in spaccata su ottima roccia. Si continua lungo fessura e placca più facili. ( 40 m., V, V+, due chiodi più un bong.)
7° Estetica fessura,poi placche facili fino alla forcella di un aguzzo gendarme. Ancora su una placca appoggiata fino alla sosta. ( 30 m. III+, IV, da proteggere con fettuccia)
8° Tiro chiave: muro con fessura piuttosto atletico, poi diagonalmente a destra (chiodi). Infine dritto su ottime placche grige. Roccia bella, passaggio in piena esposizione. V+/VI poi V, 35 m.
9° Diedro rotto poi rocce facili III. 40 m.
10° Dalla sosta si va verso la cresta utilizzando grandi lame poco stabili. Si esce su un crinale orizzontale. La sosta ( non visibile subito), si trova un paio di metri sotto la cresta sulla destra. 50 m., III, IV, da proteggere.
Trasferimento: si percorre la cresta orizzontale fino alla sosta successiva, alla base dell’ultimo risalto. ( 40 m.)
11° Traversare qualche metro a sx quasi in discesa, poi si affronta un diedro piuttosto friabile e delicato. La roccia migliora un po’ salendo ( 30 m., un chiodo, due spit, IV+
Si raggiunge l’aerea cresta terminale che si percorre fino al colle dei genovesi.
Discesa: dal colle dei Genovesi risalire fino alla croce di vetta della cima Marguareis. Da li si scende sul versante opposto fino a raggiungere il colletto dal quale sbuca il canale dei Torinesi. Da li tenendosi sulla sx (faccia a valle) si imbocca il sentiero/ferrata che permette di scendere rapidamente e raggiungere la parte finale del canale dei Torinesi….da li ci va solo tanta pazienza.
- Bibliografia:
- Montagne d'Oc di Parodi, Scotto, Villani
Nelle vicinanze Mappa
Itinerari
Armusso (Cima dell’) Via Comino – Casanova

Bisalta o Besimauda (Monte) Cresta N-NE

Bisalta o Besimauda (Monte) Canalone N

Havis De Giorgio (Punta) Spigolo NE

Havis De Giorgio (Punta) Superbillò

Marguareis (Rastelli del) da Pian delle Gorre, anello per i Valloni Sestrera e Marguareis

Havis De Giorgio (Punta) Mai dire sfasciume

Marguareis (Punta) Parete Nord – Mamma Mia!

Marguareis (Punta) Rose

Fascia (Cima della) Canale Nord

Servizi


Cascina Veja Ristorante
Chiusa di Pesio
Lungaserra Rifugio
Chiusa di Pesio
La Posta Ristorante
Peveragno
Bellavita Campeggio
Roccaforte Mondovì
Blue moon Ristorante
Peveragno
Ultima follia Ristorante
Peveragno
Valle Pesio Albergo
Chiusa di Pesio