Comunque, a parte il traffico, la destinazione vale la pena, non fosse altro che per percorrere il ponte che, in unico tratto, attraverso due fiumi delle dimensioni di Po e Ticino.
Dal parcheggio presso il ponte di barche rientrare per alcune decine di metri lungo la provinciale SP185 fino al cartello con divieto di transito dove inizia la strada sterrata (indicazioni, manca quella per Pavia). La si segue per circa 5-6 km, sottopassando l’autostrada A7 e lasciandosi a destra la cascina Venara, fino ad arrivare ad un bivio dove si stacca a sinistra il sentiero per Pavia (indicazioni). Il sentiero passa alcune bacheche del Parco senza indicazioni, poi arriva ad un guado, problematico con il Ticino in piena che però si riesce ad aggirare con un percorso a sinistra nella fitta vegetazione. Passato il guado si trovano le indicazioni del sentiero VP per Canarazzo-Pavia si percorre un tratto nel bosco su prato e si arriva ad una casa con – subito dopo – un cancello chiuso, che si passa (con un po’ di fatica) attraverso un’apertura sulla sinistra. Seguire la sterrata (nessuna indicazione) fino alla strada asfaltata che corre alta sull’argine (Strada del Canarazzo). Vi sono due possibilità:
1 seguirla sempre verso Pavia, attraversando le località Canarazzo, Casoni, Cantarana con consiglio di lasciarla all’indicazione per il Bar Maltrainsema dove si scende al Ticino;
2 abbandonarla subito alla prima rampa che scende e seguire il sentiero che corre in basso parallelo; il percorso è un po’ più faticoso ma certamente più spettacolare.
I due percorsi si incontrano comunque al bar Maltrainsema; da questo si prosegue, impossibile dare un percorso univoco vista la miriade di sentieri e piste che si incontrano; si seguono comunque le indicazioni, fermo restando che si procede sempre verso valle col Ticino a breve distanza sulla sinistra.
Si passa sotto il ponte della A54, poi sotto quello della ferrovia, sotto il ponte della libertà e si arriva al ponte coperto.
Attraversare il Ticino, sulla sponda opposta costeggiarlo lungo il Lungoticino Sforza, appena possibile si scende al piano del fiume e si prosegue fino ad incontrare il Naviglio Pavese presso il suo sbocco. Qui, secondo il percorso suggerito sul sito, si dovrebbe proseguire – attraversando il Naviglio – per il ponte della Becca; se non lo si trova, risalire lungo il Naviglio fino al primo ponte, quindi a destra e poi sempre diritto lungo Viale Partigiani, Via MonteGrappa; si arriva alla Chiesa di S. Pietro in Verzolo, poi si segue Viale Cremona fino ad una rotonda, quindi a destra fino al Ponte della Becca.
- Cartografia:
- Mappa del percorso al sito “http://www.vieverditicino.it”