E’ un itinerario dai due volti. Andata su strada asfaltata ed in ambiente aperto, attraversando i caratteristici centri abitati sul Naviglio; ritorno nel fitto dei boschi, su sentiero a volte impervio, nel segno della wilderness.
Punto clou è il Ticino di Bernate, con la sua lanca ed il caratteristico calendario celtico.
Dal ponte di ferro sottopassare la SS341 e seguendo il sentiero costeggiare il Ticino controcorrente; prima di raggiungere uno scolmatore, il sentiero svolta bruscamente a destra e con una ripida discesa lascia la riva ed entra nel bosco.
Seguirlo fino ad incontrare il ponte che permette di attraversare il precedente scolmatore; il percorso si avvicina di nuovo al fiume e raggiunge in breve il ponte tibetano che permette di attraversare un secondo scolmatore ed arrivare in località Tre Salti. Seguendo ora controcorrente lo scolmatore, in sponda destra, si arriva al Naviglio Grande in prossimità della centrale idroelettrica.
Si costeggia ora il Naviglio in sponda destra, al primo ponte si passa sulla sponda sinistra e lungo questa, attraversando Cuggiono e Bernate, si arriva a Boffalora. Qui si ritorna in sponda sinistra e si prosegue fino all’incontro con la SS11, dove si lascia il Naviglio e percorrendo la statale si ritorna verso il ponte sul Ticino; alle indicazioni per la località Gambarina svoltare a sinistra, prima del ponte svoltare a destra, sottopassare la SS11e proseguire lungo la sterrata che passa prima vicino ad una cava, poi in prossimità dei ristoranti in località Piave, infine attraversando l’aperta campagna si dirige verso i boschi del fiume (seguire le indicazioni del sentiero “E1”), arrivando ad incrociare prima la linea dell’alta velocità quindi l’autostrada A4.
Sottopassata l’autostrada, la sterrata si dirige verso l’abitato di Bernate, costeggia un laghetto con pesca sportiva e rientra nei boschi del Ticino dove si ritrovano le indicazioni. Un breve tratto e, con una breve deviazione a piedi risalendo una china, si arriva alla piana dove si può vedere la pietra dell’orologio celtico.
Ritornati sul percorso originale, proseguendo si arriva in breve alla lanca, poi si attraversano alcuni rami su ponti in legno, ci si avvicina nuovamente al fiume che viene costeggiato per un buon tratto. Il sentiero poi si allontana, ritorna strada sterrata che arriva in breve ad incrociare la strada asfaltata che riporta al punto di partenza presso il ponte in ferro.
- Bibliografia:
- A. Parini - La Valle del Ticino culla di civiltà – Ed. Zeisciu